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Monsignor Caccia cittadino onorario di Cavaria con Premezzo

Il prelato, oggi nunzio apostolico nelle Filippine, è originario del paese. "Anche il mio papà sarebbe stato fiero". Sabato 12 gennaio la cerimonia

Cavaria con Premezzo

Monsignor Caccia, già in Libano e oggi nunzio apostolico nelle Filippine, riceverà la cittadinanza onoraria di Cavaria con Premezzo, il paese in cui è cresciuto.
Il riconoscimento – omaggio a un concittadino illustre – verrà consegnato sabato 12 gennaio, alla sala consiliare del municipio in piazza Pertini alla 11.

Gabriele Giordano Caccia è cresciuto a Cavaria con Premezzo, dove ha maturato la propria vocazione frequentando la parrocchia dei Santi Quirico e Giulitta di Cavaria. È stato ordinato sacerdote l’11 giugno 1983 dal cardinale Carlo Maria Martini e fino al 1986 ha prestato servizio nell’arcidiocesi di Milano presso la Parrocchia di San Giovanni Bosco, nella zona di Baggio. Ha conseguito il dottorato in teologia presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica e la licenza di Diritto Canonico presso la Pontificia Università Gregoriana. Il 1 giugno 1991 è entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede ed è stato assegnato alla rappresentanza Pontificia in Tanzania. L’11 giugno 1993 è stato chiamato a prestare la sua opera presso la segreteria di Stato Vaticana; il 17 dicembre 2002 è stato nominato Assessore per gli affari generali. Il 16 luglio 2009 è stato nominato arcivescovo titolare di Sepino (in Molise, una carica onorifica) e Nunzio apostolico in Libano. Ha ricevuto l’ordinazione episcopale dalle mani di Benedetto XVI il 12 settembre 2009 nella basilica di San Pietro in Vaticano. Il 12 settembe 2018 è stato nominato da Papa Francesco Nunzio apostolico nelle Filippine.

“Considerato che Sua Eccellenza Monsignor Caccia ha caratterizzato la sua azione con attività costante volta ad animare e stimolare l’impegno sociale e a proseguire la sua missione di pace nel mondo, pur mantendo un forte affetto per questi territorio si conferisce la cittadinanza onoraria” recita la motivazione.
Lo stesso monsignor Caccia ha anche risposto con una nota non scontata, che riecheggia gli anni dell’infanzia in paese: «Le sono vivamente riconoscente per questo delicato pensiero, che mi onora e di cui anche mio papà sarebbe stato fiero, visto il servizio reso al suo paese natale come Sindaco. Con rinnovata gratitudine anche ai consiglieri, porgo a tutta l’Amministrazione Comunale i più cordiali saluti da Manila».

A dicembre Cavaria con Premezzo aveva invece insignito di cittadinanza onoraria Mario Mettifogo, Colonnello dell’Arma dei Carabinieri. “Considerato che il colonnello Mario Mettifogo è cresciuto a Cavaria con Premezzo e ancora è legato al territorio in quanto la sua famiglia di origine è tuttora qui residente; constato il ruolo dirigenziale di rappresentante delle forze di pilota nazionali sia sul territorio nazionale che internazionale, dove ci ha rapprendesti nel 2011 fino negli Stati Uniti d’America. Constato inoltre il ruolo di grande importanza civile svolto nel 2014 al Comando Provinciale di Agrigento, provincia caratterizzata in questi anni oltre che dalla pervasiva presenza della criminalità organizzata, in un periodo di particolare recrudescenza di fatti di sangue tra cosche rivali, anche dalla problematica del fenomeno migratorio che si è spesso presentata con carattere emegenziale in modo specifico a Lampedusa. Considerato il ruolo avuto presso il R.O.A con compiti informativi ed investigativi di contrasto alla criminalità organizzata ed al terrorismo sia di matrice interna che internazionale, che lo ha portato ad operare in sinergia con i servizi investigativi di varie nazioni estere. La motivazione fa riferimento anche al “ruolo primario nella lotta al terrorisimo e alla criminalità organizzata di stampo mafioso” oltre che dell’attuale incarico di Capo di Stato Maggiore della Legione Carabinieri Liguria in Genova.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 03 Gennaio 2019
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