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Morto il clochard della stazione Nord

Il suo giaciglio vuoto ha scatenato il tam tam tra i pendolari che lo vedevano tutti i giorni. I City Angels avevano provato ad aiutarlo e stava per essere rimpatriato

senza tetto clochard

Sarebbe stato rimpatriato a giorni il senza tetto di origini nordafricane che da tempo dormiva all’esterno della stazione Fnm di Busto Arsizio. L’uomo è deceduto ieri, lunedì, a causa di un’infezione diffusa, causata dall’abuso di alcolM molti pendolari si sono accorti del suo giaciglio di stracci rimasto vuoto.

Su facebook si sono moltiplicati i messaggi di cordoglio per questa persona che viene descritta da molti come “educata e gentile” eppure la sua fedina penale non era di certo immacolata e non sono pochi i problemi causati anche all’interno della stazione Fnm. Anche i City Angels hanno provato ad avvicinarlo per capire se ci fosse la possibilità di riportarlo in condizione di poter entrare nel rifugio che gestiscono alla stazione Fs ma le risposte non sono mai state positive.

Il provvedimento del Questore per il rimpatrio era già stata firmata ed era in procinto di essere eseguita ma gli agenti della Polstrada non hanno fatto a tempo. Il clochard della stazione di Ferrovie Nord se n’è andato per sempre, da solo, in silenzio, all’ospedale di Busto Arsizio dove è spirato.

Pubblicato il 23 Gennaio 2019
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