“Vagoni e barconi”, il Giorno della Memoria occasione per riflettere sull’oggi
Il gruppo Samarate Loves Books, con Anpi e Cooperativa La Nazionale, porta per la prima volta a Samarate lo spettacolo dedicato a "i sommersi e i salvati di ieri e di oggi"
Chi sono i sommersi e i salvati di oggi? Lo spettacolo “Vagoni e barconi” prende a prestito le parole di Primo Levi, per attualizzare la memoria della Shoah e delle vittime del nazifascismo.
Già presentato in due distinte occasioni, il testo curato da Samarate Loves Books approda oggi per la prima volta a Samarate, per il Giorno della Memoria 2019: «Ci sono due modi per parlare della Shoah: si può scegliere di fare una celebrazione che fa memoria dei fatti di 70 anni fa, oppure si può attualizzare il messaggio, portarlo nel presente» spiega Consuelo Sozzi, di Samarate Loves Books.
Vagoni piombati ieri, barconi alla deriva nel Mediterraneo oggi. Lo spettacolo parte dai testi di Primo Levi e prosegue con testi liberamente ispirati di Catozzella “Non dirmi che hai paura”, tracciando un parallelo, ponendo domande, spunti di riflessione. Una seconda parte riflette poi sulla frase “Non sono razzista”, sui meccanismi di rimozione e giustificazione, ieri e oggi. Sozzi cita una frase di Liliana Segre che è un po’ la sintesi (o il punto d’avvio) della rilfessione: «Anche io sono stata clandestina».
L’appuntamento con “Vagoni e Barconi” è al Caffè Teatro Nazionale 2.0, proprio domenica 27 gennaio. «Per noi è importante, perché lo portiamo per la prima volta a Samarate, dopo averlo rappresentato a Cardano al circolo Quarto Stato e a Lonate Pozzolo all’associazione Periferia Sociale. E ogni volta è uno spettacolo diverso, con parti aggiunte, aggiornate».
Vagoni e Barconi è proposto in collaborazione con l’Anpi cittadina, che al 30 gennaio nelle classi terze della scuola media porterà il cartone animato “La stella di Andria e Tati”. Tra le proposte, anche quella di valorizzare la memoria di Guglielmo Maccia, samaratese che – insieme alla moglie – favorì la fuga di famiglie ebree attraverso il confine svizzero. La sua vicenda è stata ricostruita da Massimo Ceriani di Anpi e il Consiglio d’Istituto ha fatto partire la richiesta di intitolazione delle scuole secondarie di primo grado di San Macario.
Per il Giorno della Memoria 2018 Samarate il Comune propone anche un evento dedicato al “violino di Auschwitz”.
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