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Venerdì sciopero sulle FerrovieNord, occhio a possibili disagi

Occhio ai servizi sulle linee FNM che passano da Saronno, compreso il Malpensa Express

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Sciopero di quattro ore in FerrovieNord, la società che si occupa delle infrastrutture delle linee delle “Ferrovie Nord Milano”, quindi delle linee che passano da Saronno e da lì vanno a Novara, Varese-Laveno, Como e Malpensa. Coinvolti anche i servizi Malpensa Express.

Lo sciopero è in programma venerdì 25 gennaio 2019, dalle ore 12:00 alle ore 16:00. Sono possibili ritardi, variazioni e/o cancellazioni al servizio Trenord sulle linee ferroviarie gestite da Ferrovienord Spa, vale a dire appunto Laveno/Varese/Como/Novara-Saronno-Milano, ma anche le linee della Brianza (Asso/Mariano/Camnago-Seveso-Milano) e la linea della Valcamonica (Brescia-Iseo-Edolo).

Importante: potrebbero esserci disagi anche sul servizio Malpensa Express. I collegamenti aeroportuali “Milano Cadorna – Malpensa Aeroporto” e “Busto Arsizio FS – Malpensa Aeroporto”, in caso di non effettuazione dei treni, potranno essere sostituiti da autobus no-stop (senza fermate intermedie).

Trenord, che eroga il servizio ferroviario, spiega che sono possibili modifiche alla circolazione potranno verificarsi anche sulle linee Suburbane S1, S2, S3, S4, S9, S13 e S40 (tutte linee che percorrono in parte anche binari delle FerrovieNord). Viene inoltre detto che saranno “possibili ripercussioni anche alla fine dello sciopero”.

Sciopero treni 25 gennaio: le motivazioni

Lo sciopero è dichiarato solo dal sindacato di base Usb, che chiede miglioramento “della gestioni dei servizi, dei mezzi e dei materiali, dei rapporti tra le imprese ferroviarie pubbliche e private”, nonché “la tutela della sicurezza dei viaggiatori e dei lavoratori, ed in particolare con l’aumento degli organici per mantenere un rapporto adeguato tra addetti e prestazioni necessarie”. Inoltre chiede il rinnovo della Rappresentanza Sindacale Unitaria ormai scaduta.

Più in generale il sindacato chiede “la modifica della politica aziendale attualmente improntata a tagli indiscriminati in ogni campo e disorganizzazione a scapito della sicurezza, della regolarità del servizio e della tutela delle condizioni di lavoro degli addetti: incidenti, ritardi nella circolazione dei treni, disservizi possono essere il risultato di una politica che non è rivolta a soddisfare le esigenze del trasporto pubblico ma ad incrementare gli appalti che appaiono economicamente più remunerativi”.

 

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Pubblicato il 23 Gennaio 2019
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