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Finisce in carcere ad 80 anni, molestava la figlia disabile da decenni

L'uomo era stato indagato in seguito al tentativo di suicidio della figlia che oggi ha 43 anni e soffre di disturbi psichici e cognitivi

molestie molestata

Ad 80 anni suonati si sono aperte le porte del carcere per un gallaratese accusato di aver sottoposto la figlia con problemi psichici e ritardo cognitivo a continue e reiterate molestie sessuali che sarebbero iniziate quando lei aveva solo 9 anni.

La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso della difesa e ha permesso l’esecuzione  della misura richiesta dal sostituto procuratore Rossella Incardona che ne chiedeva la carcerazione per la conclamata pericolosità dell’uomo che non ha mai ammesso, nonostante prove evidenti come documenti video e audio inequivocabili, le proprie resposnabilità.

Difeso dall’avvocato Alberto Talamone, l’uomo non si è fermato nemmeno di fronte al tentato suicidio messo in atto dalla donna (oggi 43enne). Ospitata in una comunità, riceveva le visite del padre che la palpeggiava e la baciava sulla bocca anche di fronte al personale del centro in cui era ricoverata.

Da quel momento partì la segnalazione al Commissariato che avviò l’indagine che ha portato alla richiesta di misura di custodia cautelare in carcere. Inizialmente negata dal Gip di Busto Arsizio per la mancanza di una querela di parte, è stata poi ritenuta necessaria dalla Corte d’Appello e poi dalla Cassazione. Ieri, finalmente, la misura è stata eseguita.

Pubblicato il 14 Febbraio 2019
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