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Gli alunni delle medie a lezione di spreco alimentare con Maria Chiara Gadda

Lezione particolare per gli studenti di seconda media della Dante Alighieri. Hanno riflettuto su sprechi ed eccedenze alimentari con la deputata e con Adriano Broglia della Mensa del Padre Nostro

Maria Chiara Gadda

Ieri mattina l’onorevole del Pd Maria Chiara Gadda, promotrice della legge antisprechi e Adriano Broglia, presidente dell’associazione Mensa del Padre Nostro di Castellanza, hanno incontrato gli alunni delle classi seconde della scuola media Dante Alighieri di Olgiate Olona, per illustrare l’importanza del recupero delle eccedenze alimentari a scuola e far riflettere sugli sprechi alimentari.

In Italia lo spreco alimentare vale quasi 16 miliardi di euro all’anno, circa l’1% del PIL del Paese. Lo sperpero di cibo non avviene solo nelle grandi catene dei supermercati ma anche in casa, tra il 60% e 70% del totale. La Legge 166 nasce con l’obiettivo di limitare gli sprechi e promuove nel contempo la redistribuzione delle eccedenze e dei beni inutilizzati per fini di solidarietà sociale destinandoli a chi ne ha più bisogno. È una legge che fa leva su due principi fondamentali garantiti dalla nostra Costituzione: sussidiarietà e solidarietà.

Le scuole olgiatesi già da alcuni anni sono coinvolte in progetti che mirano a far riflettere i ragazzi sull’importanza di non sprecare cibo, e di devolvere le eccedenza a favore dei più bisognosi. Proprio in quest’ottica dallo scorso anno scolastico l’Amministrazione comunale ha previsto che il cibo avanzato dalle mense scolastiche venisse abbattuto e ritirato dai volontari dell’Associazione Mensa del Padre Nostro, che fornisce aiuti alimentari a circa 100 famiglie che vivono in condizioni disagiate e di povertà. “Grazie alla legge sullo spreco alimentare la Mensa del Padre Nostro ha visto aumentare la quantità di cibo che viene donato del 30-35%” – ha ricordato il signor Broglia.

Inoltre dall’anno scolastico 2015/2016 gli alunni delle scuole Alighieri pesano gli scarti prodotti a mensa: grazie alla sensibilizzazione sul tema della cultura del rispetto del cibo e di quello che produciamo, in tre anni gli scarti sono passati da 12 a 8 chili, segno del coinvolgimento dei ragazzi in questa tematica.

L’assessore ai servizi educativi Sofia Conte spiega che proprio per favorire l’educazione alimentare e la riduzione degli sprechi, dall’anno scolastico 2017/2018 gli alunni della scuola media sono coinvolti nella stesura di un “menù partecipato”, col supporto di un nutrizionista.

“In pratica – spiega l’assessore – si tratta di coinvolgere bambini, docenti, famiglie e commissioni mensa in un percorso sull’educazione alimentare e sul consumo consapevole in una dimensione di sostenibilità ambientale. I ragazzi delle scuole sono chiamati ad elaborare un menù capace di coniugare gli aspetti di salute con quelli ecologici e che contribuisca a migliorare il gradimento dei pasti consumati. Anche questo progetto mira alla riduzione degli sprechi. Una società attenta ai bisogni presenti e a quelli futuri dei propri cittadini, deve guardare alla lotta allo spreco come a una opportunità che interessa tutti gli ambiti del vivere. Noi mangiamo, ci vestiamo, acquistiamo beni, e consumiamo spesso in eccesso, senza riflettere che, allo stesso tempo, molte persone non hanno questa opportunità. Il cibo non si butta: è un problema etico, economico, sociale e ambientale”.

Le professoresse Varisco e Petralia tengono a sottolineare che “I ragazzi hanno apprezzato molto gli interventi dell’onorevole Gadda e del signor Broglia. Hanno compreso le motivazioni e l’importanza della legge Gadda sia nel ridurre lo spreco alimentare, sia nell’ ampliare le iniziative di solidarietà a vantaggio di persone bisognose. Hanno capito concretamente cosa fa un volontario dell’Associazione Mensa del Padre Nostro e qual è il destino dell’eccedenza proveniente dalla nostra mensa. Hanno avuto la possibilità di confrontarsi direttamente con persone impegnate nel perseguire obiettivi di civiltà. È stata una preziosa occasione di crescita personale per i nostri ragazzi, per una futura cittadinanza attiva.

Pubblicato il 05 Febbraio 2019
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