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Così faceva esplodere i bancomat la banda finita in manette

Tre ordini di custodia cautelare sono stati eseguiti dai carabinieri di Gallarate. La banda è accusata di aver fatto saltare alcuni bancomat nel 2017 a Somma Lombardo e Mornago

Erano specializzati nel far “saltare” bancomat (come si vede nel video in copertina girato durante il colpo in pieno centro a Somma Lombardo).

Tre persone sono state arrestate dalla Compagnia dei Carabinieri di Gallarate al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio. Sono accusati di furto aggravato e ricettazione.

L’indagine, denominata “Marmotta”, è cominciata a seguito di tre esplosioni – avvenute nell’inverno del 2017 – ai danni di altrettanti sportelli bancomat di istituti di credito dei comuni di Somma Lombardo e Mornago, dai quali i malviventi avevano sottratto complessivamente oltre 50.000 euro.

Le persone in custodia cautelare sono originarie del Foggiano. Si affidavano a ordigni artigianali, chiamati appunto “marmotta”, per sventrare i bancomat ed impossessarsi del contante.

L’OPERAZIONE DEI CARABINIERI
Alle prime luci dell’alba i Carabinieri della Compagnia di Gallarate, con il supporto dei militari della Compagnia di Foggia e Pesaro, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Busto Arsizio – dott. Giuseppe Limongelli – nei confronti di 3 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di furto aggravato e ricettazione. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio e convenzionalmente denominata “Marmotta”, è durata circa 1 anno ed è stata avviata e condotta, anche con il supporto di attività tecniche di intercettazione telefonica, dal personale della Compagnia Carabinieri di Gallarate a seguito di tre esplosioni – avvenute nell’inverno del 2017 – ai danni di altrettanti sportelli bancomat di istituti di credito dei Comuni di Somma Lombardo e Mornago, dai quali i malviventi avevano sottratto complessivamente oltre 50.000 euro.

COME AGIVANO I LADRI
I ladri entravano in azione sfondando le vetrate della banca con un ariete e praticando un foro all’interno dello sportello bancomat per inserirvi un dispositivo esplosivo rudimentale, denominato in gergo “marmotta”. La deflagrazione dell’ordigno sventrava le casseforti e permetteva ai ladri di impossessarsi di tutto il contante presente.

I Carabinieri di Gallarate hanno analizzato con attenzione le telecamere di video-sorveglianza delle banche e dei comuni, risalendo cosi alle autovetture utilizzate dalla banda. Gli arrestati, tutti di origine foggiana, di cui due residenti proprio a Foggia e uno temporaneamente domiciliato a Pesaro, adottavano procedure “para – militari”: ricognizioni prima degli interventi, targhe rubate apposte sulle auto da impiegare e velocità di esecuzione nel posizionare l’ordigno e farlo esplodere.

I RESPONSABILI
Si tratta di tre giovani, tutti disoccupati, due di 29 anni ed uno di 30 anni. Due di essi sono già noti alle forze di polizia perché gravati da precedenti specifici in materia di furti e droga. Determinante per la riuscita dell’indagine il contributo del RIS di Parma: una volta individuata la Volkswagen Golf impiegata dai malviventi – rintracciata in un autosalone di Foggia – con la sua targa originale, il veicolo veniva sottoposto ad accertamenti tecnici, che confermavano la presenza di tracce di esplosivo nell’abitacolo e sulla carrozzeria.

Nel corso dell’attività i Carabinieri hanno sequestrato candelotti di materiale pirotecnico ed un ordigno del tipo “marmotta” rimasto inesploso durante il primo tentativo di furto presso la banca di Somma Lombardo. Gli arrestati sono stati tradotti alle Case Circondariale di Foggia e Pesaro, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Pubblicato il 15 Febbraio 2019
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