“Più Solbiate” getta la maschera: “Pronti ad aprirci alle idee di tutti”
La lista che sfiderà il gruppo che da 10 anni governa in paese ora ha nomi e cognomi ma non ancora il candidato sindaco: "I colori, quando si parla di Solbiate, non contano"
Da questa mattina la lista Più Solbiate ha finalmente un volto, più di uno in realtà. Sono quelli di Giuseppe Leo, Rita Piazza, Pamela Bianchi ed Emanuele Ghioldi, che nella cornice dell’ex-Cotonificio cittadino, si sono presentati come i promotori di questo progetto politico che ha ancora molta strada da percorrere, con obbiettivi e idee chiari.
Nonostante non ci sia ancora il nome del candidato sindaco, la personalità che spicca su tutte è quella di Giuseppe Leo, che tra le altre cose è fondatore ed ex presidente della Pro Loco ed è stato decorato nel 2011 “Solbiatese dell’anno”: “Siamo semplicemente un gruppo di persone che hanno a cuore Solbiate, che hanno vissuto il progressivo degrado dei servizi e che pensano sia giunto il momento di cambiare”.
Leo, 49 anni, solbiatese da 46, porta il suo bagaglio di esperienza a servizio della comunità ad un team che per ora coinvolge una ventina di persone. “Ho sempre ascoltato la gente -continua- e questo progetto parte proprio da qui: ascoltare le proposte di chi ha a cuore il paese, essere lista aperta per quanti, con spirito di impegno civico, vorranno dare una mano”.
La lista rivendica una migliore tutela ambientale, vera ricchezza dei Comuni della Valle Olona, e una riapertura in senso pubblico dei servizi che, secondo loro, la giunta attuale ha considerato anti-economici (portando l’esempio dell’asilo nido e del Centro Aggregazione Giovani, entrambi chiusi) a discapito dei cittadini. “Parliamo alle persone delle fasce più deboli- dice Rita Piazza, 58 anni alla prima esperienza al servizio di Solbiate- dal sostegno di studenti e anziani fino ad una riqualificazione del territorio per far tornare a splendere il paese”.
Altra dichiarazione interessante è quella di Ghioldi, una delle voci dei giovani solbiatesi: “Studiando storia in università, mi sono reso conto che il patrimonio storico di Solbiate sia abbandonato a sé stesso, ed il Cotonificio è uno degli esempi. Andrebbe valorizzato, come fondamento dell’esperienza comune dei cittadini. Ho deciso di mettermi in gioco perché penso che noi giovani abbiamo il dovere di impegnarci per dare una visione di futuro più ampia”.
Per quanto riguarda programma e candidato sindaco c’è ancora tempo, ma il punto fermo sul quale il gruppo non vuole sentire ragioni sta nell’apoliticità della lista: “Siamo una lista civica- chiosa Leo- i colori quando si parla di Solbiate non contano. Siamo aperti a tutti, e se i consiglieri di minoranza hanno voglia di esprimere pareri e portare idee noi li aspettiamo a braccia aperte”. Aspettando che si sciolga il nodo del nome del candidato, si può dire che Più Solbiate è ufficialmente scesa in campo.
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