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Sinti, nessun rilievo penale per Cassani. Chiesta l’archiviazione

L'indagine del sostituto procuratore Nadia Calcaterra ha appurato che il sindaco ha rispettato le normative nello sgombero del campo nomadi di via Lazzaretto

Sgombero del campo sinti, terza giornata

Il sostituto procuratore Nadia Calcaterra ha chiesto l’archiviazione per il sindaco di Gallarate Andrea Cassani e per la sua giunta a seguito dell’indagine scaturita dall’esposto dell’avvocato dei Sinti, Pietro Romano. Secondo il magistrato della Procura di Busto Arsizio, dunque, non vi sarebbe nulla di penalmente rilevante nell’azione messa in atto dall’amministrazione guidata dal sindaco leghista che avrebbe ottemperato a tutti gli obblighi che il caso richiedeva.

Nessun abuso d’ufficio, dunque, e nessuna violazione od omissione sarebbe stata commessa nelle fasi dello sgombero del campo di via Lazzaretto. Per la Procura, che ha sentito numerosi testimoni e ha visionato tutti i documenti del caso, Cassani avrebbe agito in maniera corretto offrendo le soluzioni abitative pubbliche (prima accettate, poi rifiutate e poi di nuovo accettate da una parte delle famiglie) e la soluzione d’emergenza in albergo.

Il sotituto procuratore bustocco, dunque, chiederà l’archiviazione al Gip che potrà decidere se accogliere la richiesta oppure chiedere un’ulteriore approfondimento. Per il legale dei Sinti rimane la carta dell’opposizione contro la richiesta di archiviazione.

Pubblicato il 07 Febbraio 2019
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