Un intervento del 118 per soccorrere un passeggero con un malore ha provocato alcuni ritardi sulla linea Gallarate-Milano, a partire dalle 8 del mattino di oggi, mercoledì 6 marzo.

Il primo treno coinvolto è stato il diretto 5305 Porto Ceresio-Milano, che trasportava centinaia di persone: una di queste – una ragazza di 26 anni – ha avuto un malore a bordo ed è stato necessario “sbarcarla” alla stazione di Busto Arsizio Fs (foto d’archivio), dove è intervenuto un equipaggio del 118 con ambulanza in codice giallo. Non è grave.

Il convoglio direttamente interessato ha poi ripreso la marcia arrivando a Milano in ritardo, ma ci sono state conseguenze anche su altri treni: Busto dispone di binari di precedenza che consentono a un treno di superarne un altro fermo, ma l’operazione ha comunque comportato ritardi su altri treni “incolonnati”. Il treno 25309 Luino-Porta Garibaldi ha accumulato 18 minuti di ritardo, il “Passante” 23017 Varese-Treviglio circa 15 minuti, così come il 5307 Varese-Porto Garibaldi.

«C’è una situazione di sovraffollamento ormai cronica e conosciuta a tutti i livelli istituzionali» dice Raffaele Specchia, del comitato pendolari Gallarate-Milano. «Carrozze in più non si possono aggiungere ai treni esistenti, l’unico modo per risolvere è il potenziamento della linea». Il riferimento di Specchia è al progetto di terzo binario sulla linea, che pure è osteggiato nella zona dell’Altomilanese per l’impatto su un tessuto urbanistico molto fitto intorno alle stazioni e alla linea. «Se poi qualcuno, qualche istituzione, pensa di risolvere i problemi in altro modo, vive su altro pianeta. Se la tratta non viene potenziata, sarà sempre peggio».