In scena al Condominio lo spettacolo “free vax” Il decreto
Il riferimento del titolo è al Decreto Lorenzin sui vaccini: "Racconto documentato e mai smentito di tutti i retroscena che hanno portato a uno dei momenti più famigerati della politica italiana ed europea". Ha già girato l'Italia, facendo discutere
Va in scena a Gallarate “Il decreto”, lo spettacolo no vax che contesta – appunto – il Decreto Lorenzin che ha introdotto l’obbligo vaccinale (o meglio: l’obbligo per poter accedere ad asili e scuole).
Dopo il debutto in Lombardia il 2 marzo 2018 al Teatro Manzoni di Monza grazie al Movimento Genitori Lombardia, a due giorni dall’entrata in vigore effettiva dell’obbligo di vaccinazione per i bambini che frequentano asili e scuole, lo spettacolo di David Gramiccioli sarà sul palco del Teatro Condominio sabato 16 marzo (ore 20.00-22.15). L’ingresso è su prenotazione, gratuito con donazione (info: ildecretovarese@gmail.com).
L’organizzazione della tappa gallaratese è a cura di due genitori varesotti “per la libertà di scelta di cura”, che si definiscono in realtà “free vax”, cioè per la libertà di scelta se vaccinare o meno. Lo spettacolo è prodotto dal Teatro artistico d’inchiesta ed “è una pièce della durata di circa due ore ad alta tensione drammatica”.
“La vera storia del decreto Lorenzin sull’obbligo vaccinale”, dicono gli autori. “Il racconto ripercorre, come una vera inchiesta giornalistica, antefatti, contesto e retroscena riguardanti la promulgazione della legge 119/2017, che ha scatenato una sollevazione popolare di portata nazionale compatta e motivata, poi dilagata ben oltre i confini italiani, capace di svilupparsi al di fuori delle ordinarie dinamiche sociali e mediatiche e di far emergere istanze sociali e politiche nuove, forti e controcorrente rispetto al main stream, se pure fino a ieri latenti, non solo in ordine alla gestione della sanità pubblica, ma più in generale al rapporto Stato-cittadini e al modello economico su cui si basa la vita in Europa, soggiogata dal potere tecno finanziario”.
Lo spettacolo di David Gramiccioli – attore e reporter romano di Castel Gandolfo -da settembre 2017 ha già toccato trenta piazze italiane, “ha riempito ovunque le platee richiamando oltre 20.000 mila spettatori coinvolti in un turbinio di emozioni dal carismatico attore e reporter romano Gramiccioli, tra rabbia, indignazione e risate amare, e suscitando sempre standing ovation”. E ha attratto anche critiche, naturalmente, da parte di chi contesta la lettura no-vax o di “libera scelta”: a Firenze han fatto discutere la locandina con i bambini in gabbia e minacciati da una mano mostruosa e l’accostamento alle leggi razziali, lo spettacolo è stato criticato per l’aspetto più propriamente artistico e per quello ideologico. Dal canto loro i promotori rivendicano un «racconto documentato e mai smentito».
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