Scocca l’ora del Festival Fotografico Europeo, grandi fotografi e talenti in mostra
Presentata l'edizione 2019 del festival che coinvolge moltissimi luoghi espositivi a cavallo delle province di Milano e Varese. Qui tutti gli appuntamenti
E’ stata presentata questa mattina l’ottava edizione del Festival Fotografico Europeo, in programma dal 16 marzo al 28 aprile a Busto Arsizio e in molti comuni del territorio. Un’iniziativa dell’Archivio Fotografico Italiano, che il Comune di Busto sostiene convintamente sin dalla prima edizione e di cui è Comune capofila. L’evento di rilevanza internazionale per i nomi dei fotografi che esporranno, è stato presentato questa mattina alla presenza di Claudio Argentiero, presidente dell’Afi, dell’assessore alla Cultura Manuela Maffioli e della collega al Marketing e ai Grandi Eventi Paola Magugliani. Con loro c’erano anche il sindaco di Olgiate Olona Giovanni Montano e l’assessore alla Cultura di Castellanza Gianni Bettoni.
Il cuore del Festival ha sede a Palazzo Marliani Cicogna, nelle cui sale saranno allestite ben dieci delle quaranta mostre della rassegna, con un’inedita modalità espositiva: le fotografie saranno infatti esposte ‘in dialogo’ con la collezione delle Civiche Raccolte d’Arte, in modo che i visitatori possano sia apprezzare opere che magari ancora non conoscono, sia mettere a confronto i linguaggi espressivi di forme d’arte diverse, che comunque hanno molto in comune. Ma sono molti i luoghi di questo festival che si dipana da Milano a Varese passando per Legnano con Palazzo Leone da Perego, Castellanza con Villa Pomini, Fagnano Olona, Olgiate Olona, Cairate col suo bel monastero, la new entry San Vittore Olona e molti altri luoghi.
Tony Gentile, Uliano Lucas, Yao Zhenhai, Yan Cangna, Wictoria Bosc, Alexis Berar, Carlo Bevilacqua e molti altri nomi compongono il complesso cartellone delle mostre che si susseguiranno per tutto il mese.
“Un ‘dialogo’ che è un po’ la cifra e il punto di forza del Festival, al netto del pregio culturale delle opere – sottolinea l’assessore all’Identità e Cultura Manuela Maffioli -. Sono numerose e diverse tra loro, infatti, le sedi delle mostre, la maggior parte a Busto, nodi di una grande rete, che permette di far conoscere e, quindi valorizzare, il ‘luoghi’ della cultura, tra le parole chiave degli ultimi Stati generali e oggi sempre più al centro delle nostre politiche. Associazioni, scuole, studi privati, gallerie d’arte, librerie: una parte importante di un ‘Sistema Città’, che l’Amministrazione sostiene e che in questo progetto si affiancano virtuosamente ai luoghi ‘istituzionali’ della cultura, come Palazzo Cicogna e la biblioteca. L’Amministrazione sta portando avanti una politica di valorizzazione dei luoghi, facendo, anche in questo caso, rete tra gli Assessorati, sia per quanto riguarda i ‘contenitori’, sia per quanto riguarda i ‘contenuti’, perché gli uni non devono essere avulsi dagli altri. Vogliamo insomma portare bellezza nella bellezza e difendere ogni luogo di cultura, tutti insostituibili baluardi contro il degrado.”
“C’è poi da sottolineare un altro aspetto: – prosegue Maffioli -: il Festival permette di realizzare un viaggio all’interno di una disciplina artistica, la fotografia, a cui speriamo si possano appassionare tanti giovani: ogni iniziativa culturale viene pensata anche come potenziale occasione in cui si accenda una passione e il talento inespresso trovi modo di manifestarsi, dando magari il via a una esperienza professionale appagante” .
Ecco perché, come sempre, non mancherà il coinvolgimento dei più giovani: il servizio di Didattica museale e territoriale sta predisponendo un ricco programma di visite e laboratori per gli studenti che coinvolgerà anche i bimbi delle scuole dell’Infanzia.
Di “evento strategico per il territorio” ha parlato l’assessore al Marketing Paola Magugliani. “Il respiro internazionale del festival è una grande occasione di richiamo per il territorio – ha detto -: per più di un mese arriveranno tanti artisti e appassionati da fuori città, ciò significa mettere Busto al centro di una rete territoriale virtuosa, creare opportunità di crescita e di sviluppo”. “Inoltre – ha proseguito – ospitare il Festival a Palazzo Cicogna consente di valorizzare anche la piazza rinnovata, anche per questo uno degli aperitivi in programma sarà organizzato proprio a ridosso della piazza, perché è uno spazio che intendiamo promuovere sempre di più”.
Clicca per vedere il programma del Festival
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