Soppressioni ridotte a un terzo e meno ritardi: “Treni più regolari e affidabili”
L'ad di Trenord Marco Piuri, sentito al Pirellone, vanta i numeri in miglioramento grazie al piano lanciato a novembre 2018, che prevede meno corse ferroviarie in cambio di servizio più regolare. Il presidente di commissione trasporti Palumbo: "Strada ancora lunga"
Meno treni in circolazione, ma più puntuali. Era l’obbiettivo lanciato a novembre 2018 da Trenord e Regione, con il piano che prevedeva sostituzioni di alcune corse con autobus. E secondo l’amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri, sta funzionando.
«Anche nei primi tre mesi dell’anno il nuovo orario ha dato i risultati attesi, continuando a restituire al sistema ferroviario affidabilità e regolarità: la puntualità è attestata abbondantemente sopra l’82%; le soppressioni si sono ridotte di oltre due terzi, dal 5% all’1,7% attuali. Ora lavoriamo per dare ulteriore stabilità a un servizio che ogni giorno muove oltre 800mila passeggeri» ha spiegato Piuri ai componenti della V Commissione del Consiglio Regionale “Territorio e Infrastrutture”, guidata dal forzista Angelo Palumbo.
«Il miglioramento si rileva a livello globale – oggi la puntualità è dell’82%, cioè 7 punti percentuali in più di quella precedente il “cambio orario”, e le soppressioni giornaliere sono meno di 40, quando prima erano 120 – e in particolare su alcune linee. È il caso di importanti dorsali di collegamento su Milano – la S9 Saronno-Seregno-Albairate, dove la puntualità è passata dal 68 all’86%; la Milano-Cremona-Mantova, dal 70 all’87%; la Milano-Pavia-Stradella dal 59 all’80%, la S13 Milano Bovisa-Pavia dall’81all’89%; la S8 Milano-Carnate-Lecco dal 63 al 77% – ma pure di linee locali». Anche la linea Brescia-Cremona ha registrato un recupero di puntualità dal 65% all’89%. «La ferrovia è un sistema fortemente interconnesso – ha ricordato l’AD Piuri – e il miglioramento delle performance di una linea ha ricadute positive sull’intero sistema».
Il dato del miglioramento era già emerso dalla lista del “bonus” ai pendolari pubblicata qualche giorno fa: undici le linee “irregolari” (su 42 totali) a gennaio 2019, là dove a novembre 2018 erano ventisei. Anche se i critici sottolineano che è evidente che, in particolare su alcune linee, la sostituzione con autobus non poteva che avere conseguenze positive, ma ha come rovescio della medaglia un servizio meno appetibile (gli autobus sostitutivi hanno spesso tempi di percorrenza più ampi).
In ogni caso: ci sarà tempo per capire se il modello-Piuri sta funzionando. Il percorso è iniziato ma è solo alle prime battute, mette in guardia il presidente di commissione Angelo Palumbo: «I dati presentati oggi ci dicono che il trend è positivo, con l’indice di “puntualità nei 5 minuti” che è passato dal 75% all’82%. È chiaro che siamo solo all’inizio e che per avere un trasporto ferroviario accettabile per i livelli di standard lombardi, la strada è ancora molto lunga. Tra 4 mesi (luglio 2019) sarà calendarizzato il secondo incontro per valutare l’andamento della qualità del servizio»
E il futuro? «Ora – ha aggiunto l’Ad di Trenord – dobbiamo sfruttare la massima efficienza degli equipaggi e la maggiore disponibilità di mezzi per dare stabilità al sistema. I convogli che abbiamo ricevuto da Trenitalia ci hanno permesso di avere treni di riserva in snodi strategici e di adeguare la flotta su linee in precedenza penalizzate dalla vetustà dei convogli», come la Milano-Mortara, per anni tra le linee più critiche di Lombardia.
«La situazione – ha spiegato Piuri – guadagnerà ulteriore respiro grazie ai 35 convogli di Trenitalia che giungeranno da giugno 2019 e ai 161 nuovi treni acquistati da FNM e Regione Lombardia in arrivo dalla seconda metà del 2020». Le performance di circolazione trarranno beneficio anche dai lavori all’infrastruttura programmati dai gestori RFI e FerrovieNord. Piuri ha commentato: «Sono interventi necessari per un sistema che oggi in diversi punti sfiora la saturazione; sul lungo periodo porteranno notevole beneficio».
L’impegno dell’azienda è concentrato su situazioni che, pur registrando lievi miglioramenti, restano problematiche. L’Ad ha citato la linea Milano-Brescia-Verona, «la cui puntualità è cresciuta dal 45 al 57%, su cui sono imposte riduzioni di velocità per lavori infrastruttura», e la linea S11 Milano-Como-Chiasso (« salita dal 60 al 66%»).
«La via è quella giusta – ha commentato Piuri – ma la strada è ancora lunga. Ci aspettano nuove sfide: penso, in particolare, al potenziamento del servizio ferroviario che dovremo mettere in atto sull’aeroporto di Malpensa, in vista della chiusura per tre mesi dello scalo di Linate».
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