Torna il Photored sul Sempione
Le sentenze del Tribunale di Busto Arsizio che hanno dato ragione al Comune. Dopo alcune sperimentazioni, la regolazione del segnale semaforico funzionerà con un ciclo a quattro fasi e da lunedì prossimo verrà riattivato il photored
A seguito delle sentenze del Tribunale di Busto Arsizio che hanno dato ragione al Comune di Parabiago in merito ai ricorsi avanzati da chi, multato, non aveva rispettato il segnale semaforico rosso regolato dall’impianto photored (installato tra corso Sempione e via Manara), l’Amministrazione comunale ha provveduto a modificare la regolazione delle fasi semaforiche senza più l’impiego della spira che agiva sulla chiamata del verde per la svolta a sinistra introducendo, invece, un ciclo definito a quattro fasi dopo un periodo di sperimentazione che individuasse una buona regolazione dei flussi di traffico.
Nello specifico, la regolamentazione delle fasi semaforiche dell’impianto, prevede l’inserimento di un tempo fisso di svolta a sinistra in via Manara (con direzione Milano), il funzionamento delle lanterne semaforiche per tutte le ventiquattro ore del giorno e l’installazione di due cartelli lungo via Sempione, direzione Milano, di preselezione e indicanti la canalizzazione da utilizzare per le manovre consentite. Tutte le lanterne semaforiche hanno ottica a Led.
«Visto quanto emerso dalle sentenze del Tribunale -dichiara il sindaco Raffaele Cucchi– l’impianto di rilevazione delle infrazioni semaforiche verrà riattivato dal prossimo lunedì 25 marzo. Ma, per evitare quanto accaduto in passato, abbiamo provveduto a far disabilitare la spira, posizionata non correttamente da società terza e introducendo un ciclo a quattro fasi che migliora la regolazione dei flussi di traffico».
In merito ai ricorsi in appello da parte del Comune, ad oggi sono state emanate dieci sentenze da parte del Tribunale Ordinario di Busto Arsizio, di cui nove vedono dar ragione all’Amministrazione comunale. L’unica sentenza persa dall’Ente, riguarda il malfunzionamento della spira che, peraltro, il Comune ne aveva affidato l’incarico a ente terzo che ne garantiva il buon funzionamento. In sintesi: il giudice togato ha ritenuto palese per tutte e dodici gli appelli (quindi anche quella in cui il comune ha perso), la violazione dell’art. 146 comma 3 del codice della strada da parte di motociclisti ed automobilisti e ritenendo, quindi, del tutto legittimo l’accertamento della violazione contestata.
«L’Amministrazione comunale -prosegue Cucchi- ha sempre agito con responsabilità e coscienza in tema di sicurezza stradale investendo significativamente in impianti tecnologici innovativi con l’obiettivo di educare tutti al rispetto del codice stradale, soprattutto in punti pericolosi come l’attraversamento di Corso Sempione. Entrando nel merito del photored, il Comune di Parabiago ha sempre sostenuto che le infrazioni commesse dai ricorrenti nel proseguire diritto con luce semaforica rossa, fosse una condotta pericolosa a rischio incidente per sé e per gli altri. Su questo occorre essere incisivi: un conducente, una volta che si è posto in una direttrice di marcia non può approfittare del verde della freccia direzionale, per operare una manovra diversa dal senso di marcia consentito (ovvero: se mi metto sulla corsia di svolta a sinistra, non posso approfittare del verde per andare dritto), lo sostiene anche la Cassazione con sentenza n.8412 del 2016».
La scelta della Giunta comunale di avviare i ricorsi in appello è stata fatta volutamente affinché il Tribunale d’Appello si pronunciasse in merito per stabilire in modo inequivocabile la correttezza dell’azione amministrativa del Comune di Parabiago. La vicenda ha prodotto sicuramente un effetto mediatico importante che ha messo in cattiva luce l’operato del comune, ma dopo le sentenze dei ricorsi in appello, l’Ente si è ben riscattato in virtù della ragione dell’operato, ma anche perché il ‘photored Parabiago’ sta in qualche modo facendo scuola in tutta Italia. Sono molti, infatti, i comuni che stanno chiedendo all’Amministrazione comunale informazioni per prevenire e gestire ricorsi a infrazioni rilevate dalla Polizia Locale.
«Su tutta questa vicenda -conclude il Sindaco- ci spiace aver assistito a una lapidazione mediatica contro il nostro Ente che riteniamo essere ben amministrato grazie soprattutto alla presenza di persone che lavorano con coscienza e rettitudine nel pieno rispetto delle normative dello stato, ci auguriamo che con la riattivazione dell’impianto si ottenga ora un maggior rispetto delle regole stradali e del lavoro di coloro che si impegnano a garantire la sicurezza sulle strade. In primis dei nostri agenti di Polizia Locale».
Alla luce di quanto sopra esposto, l’impianto di rilevazione semaforica verrà riattivato a partire da lunedì 25 marzo 2019.
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