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E venne il giorno del censimento dei radical chic

È il nuovo libro di Giacomo Papi, che immagina - con ironia e tempismo - un'Italia dove gli intellettuali sono schedati e perseguitati

gallarate generico

Il primo a cadere, linciato sul pianerottolo di casa, fu il professor Prospero, colpevole di aver citato Spinoza in un talk show, peraltro subito rimbrottato dal conduttore: Questo è uno show per famiglie, e chi di giorno si spacca la schiena ha il diritto di rilassarsi e di non sentirsi inferiore.

È l’Italia immaginaria (forse) raccontata da Giacomo Papi nel suo “Il censimento dei radical chic”, edito da Feltrinelli: sarà ospite questo pomeriggio, giovedì 28 marzo, alle 18, alla libreria Biblos.

“Il censimento dei radical chic” racconta un’Italia ribaltata – eppure estremamente familiare -, in cui le complicazioni del pensiero e della parola sono diventate segno di corruzione e malafede, un trucco delle élite per ingannare il popolo. Il quale, in mancanza di qualcosa in cui sperare, si dà a scoppi di rabbia e applausi liberatori, insulti via web e bastonate, in un’ininterrotta caccia alle streghe: i clandestini per cominciare, poi i rom, quindi i raccomandati e gli omosessuali. Adesso tocca agli intellettuali.

A dialogo con l’autore, la libraia Susanna Amoroso della Biblos Mondadori.

Pubblicato il 28 Marzo 2019
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