Addio a Vittorio Celiento, storico avvocato di Busto
Si è spento all'età di 83 anni il noto penalista bustocco che fu anche assessore con Gianpietro Rossi sindaco. Lunedì l'ultimo saluto in San Giovanni
Si è spento all’età di 83 anni Vittorio Celiento (a sin. nella foto), uno dei più noti avvocati del foro di Busto Arsizio. Lascia due figli (uno è Dario, che ha seguito le orme del papà), una moglie e tre nipoti.
Penalista affermato, ha iniziato la sua carriera negli anni ’60 e non ha smesso di lavorare fino a quando la salute glielo ha permesso. Non di rado lo si vedeva ancora fino a 3 anni fa, accompagnato dal suo mitico bastone che non di rado usava per indicare e salutare chi incontrava nei corridoi del Palazzo di Giustizia di via Volturno.
Iniziata la carriera come cancelliere del tribunale bustocco, è passato presto dall’altra parte della barricata difendendo medici, politici ma anche gli ultimi. Negli anni ’70 ha avuto anche una parentesi politica nel Psi, come assessore di una delle giunte del sette volte sindaco Gianpietro Rossi. Più volte ha ricoperto l’incarico di presidente dell’Ordine degli Avvocati. Nel 2014 venne celebrato per i suoi 50 anni di iscrizione all’albo.
L’ultimo saluto potrà essere portato nella sala funebre di via Marco Polo, all’interno dell’impresa Fratelli Ferrario, mentre la cerimonia funebre si svolgerà lunedì alle 15,15 nella basilica di San Giovanni.
Erica D’Adda, ex-consigliere comunale ed ex-senatrice Pd, lo ricorda su facebook: «Le città si caratterizzano per tante cose, fra cui le persone che negli anni vengono a costituirne un punto di riferimento. Questo era Vittorio Celiento per Busto Arsizio. Napoletano trapiantato, avvocato eminente, galantuomo, politico di quella politica non strettamente partitica che lo rendeva capace di dialogo e ascolto. Arguto e intelligente, brillante e colto e…e adesso cominceresti a ridere, ne sono certa. Come dire che ci hai lasciati? Come pensare che non ci sei più?
Mi mancherai, mi mancherà la tua perspicacia e il tuo supporto nei momenti importanti. Le cose dette fra noi.
Ma soprattutto mancherà quel mondo che tu rappresentavi e che sembra volato via insieme a te.
Ciao Vittorio, spero che ovunque ti porti quest’ultimo viaggio, la tua umanità e la tua passione risuonino ancora, con l’inconfondibile voce sonora e cortese, e i tuoi occhi sfiorino quell’immenso che il tuo mare di Napoli ti ha fatto presagire».
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