Accam, il critico d’arte e l’avvocato. Nuovi filoni nell’inchiesta legnanese
La Procura prosegue le indagini e punta il faro sulla nomina di Franco Arensi come direttore artistico, su una consulenza ad un legale amico di Cozzi e sulla società che gestisce l'inceneritore
L’indagine della Procura di Busto Arsizio sugli incarichi pilotati nel Comune di Legnano e nelle società partecipate prosegue e sono molti i casi al vaglio degli inquirenti. In attesa degli interrogatori di garanzia che inieiranno lunedì, emergono nuovi filoni d’inchiesta.
Oltre ai fatti già noti e cioè la nomina del commercialista di Euro.Pa Service, quella del direttore generale del Comune di Legnano, quella del direttore di Amga e la nomina di un membro del cda di Ala, emergono altre situazioni che meritano, secondo il sostituto procuratore Nadia Calcaterra, un approfondimento.
Tra queste c’è la nomina di Flavio Arensi prima come consulente esterno e poi come curatore dei musei e delle mostre legnanesi. A lui è stata affidata la curatela scientifica generale di alcune inziative nel campo dell’arte, la selezione e reperimento delle opere, complete di apparati scientifici, ed avvio delle relative procedure di prestito; di curare gli eventuali cataloghi e pubblicazioni. In un’intercettazione Fratus esplicita la sua amicizia con il critico definendolo «un mio amico che io ho preso come direttore artistico».
Gli inquirenti si stanno concentrando anche su una consulenza affidata all’avvocato Uguccioni, amico di Maurizio Cozzi, per il quale il vicesindaco si traova a dover rintuzzare le critiche del sindaco di Parabiago sui preventivi presentati dal legale e definiti “fatti a minchia fritta” dallo stesso Cozzi. Infine si indaga anche sull’interesse di Cozzi nella vicenda che vede coinvolta l’assessore Chiara Lazzarini riguardo all’azione di responsabilità del Comune nei confronti dell’allora presidente di Amga per la questione del falso in bilancio.
C’è, infine, un filone dell’indagine della Procura di Busto Arsizio che sembra portare ad Accam, la società che gestisce il termovalorizzatore di Busto Arsizio e che si è già trovata al centro della bufera con l’indagine milanese sul sistema Caianiello. Proprio qui, infatti, sembra esserci un contatto tra gli interessi del gruppo legnanese con quello di Busto Arsizio.
Non a caso l’assessore Lazzarini risulta partecipe in un incontro che si è svolto nei giorni scorsi in comune a Legnano tra i tre sindaci di Busto, Gallarate e Legnano per far fronte alla grave crisi societaria aperta dall’inchiesta di Milano che ne ha azzerato i vertici. La “dama bionda”, infatti, aveva dato dimostrazione, in quell’occasione, di poter parlare al tavolo con i sindaci presenti.
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