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Le sorprese tra le 14 liste alle elezioni comunali di Samarate

La Lega sbanca, ma rispetto alle europee cede oltre il 10% alle liste d'appoggio. Tra le liste di Zocchi "sbanca" Samarate Città Viva, simbolo decennale e preferenze a tre cifre

Generico 2018

Quattordici liste e duecento nomi dei vari candidati al consigli comunale: Samarate è il Comune che schierava più liste alle elezioni amministrative 2019. Quali sono stati i numeri ed i voti di ciascuna?

Tra le liste del neosindaco Enrico Puricelli, Lega ha totalizzato il 34,35% – decisamente del 47% della Lega alle europee, a Samarate. Mentre la civica Enrico Puricelli per Samarate ha totalizzato 438 voti (con un 8,68%). Uniti per Samarate ha ottenuto un discreto 4,32% (218 voti), vincendo il “derby all’ala destra” con Fratelli d’Italia, nuovo partito sul suolo cittadino da novembre 2018, che ha preso 273 voti (3,31%). Chiudifila della coalizione la civica Veri e concreti per Samarate con un 1,61% di voti dalla sua parte (133 voti totali).

Nella coalizione di Tiziano Zocchi, invece, il risultato è anomalo: ruolo trainante ha la lista “storica”, Samarate città viva, che con 813 voti stacca nettamente forse due delle liste più “attive” in questa campagna elettorale a sostegno di Zocchi sia per la presenza sui social network sia per l’organizzazione degli eventi: Progetto Democratico e Noi per Samarate, che hanno preso rispettivamente 685 e 242 voti (percentuali: 8,30% e 2,93%). Ha forse influito la decisione di non presentarsi con il simbolo del Partito Democratico? Oppure ha vinto la “anzianità” di SCV, sulla scena da quasi dieci anni? O ancora il peso delle preferenze dei “civici”?

Paolo Bossi è il “mister preferenze”, subito dopo c’è Tarantino

Le restanti due liste, Per Samarate con Zocchi e L’altra Samarate si sono aggiudicate 331 e 66 voti (con percentuali del 4,01% e del 0,80%). Un risultato, in generale, questo delle liste di Zocchi, che forse non sembra rispecchiare la “presenza” e l’assiduità di alcune nei vari appuntamenti della campagna elettorale e negli spazi social delle pagine a sostegno del candidato. Forse la politica, almeno a livello locale, non ha ancora equiparato quella nazionale – sempre più proiettata ad un contatto social con gli elettori – optando per una tattica old school. 

Da queste due grandi coalizioni si ottiene un effetto boomerang rispetto alla possibilità di avere più persone dalla propria: la cosiddetta “grande ammucchiata”. Così nelle ultime settimane i più cinici di Samarate hanno commentato questa affluenza sentita. Tantissimi nomi tra cui scegliere e il rischio che non tutti si siano spesi allo stesso modo in termini di tempo e di continuità.

Forza Italia di Alessandra Cariglino si allinea con i risultati delle europee: 8,26% (e 682 voti) a fronte dell’8,86% in provincia di Varese. La lista civica d’appoggio, Samarate al centro, si è fermata ad un 2,92%, con 241 voti.

L’altro partito in lizza per le elezioni, il Movimento 5 stelle di Fortunato Costantino, ha ricevuto 649 voti con una percentuale di 7,71%.

Ultima in classifica la civica di Domenico Aiello, Alternativa per Samarate: solo 266 voti per lei (3,14%).

Una cosa è chiara: dopo una campagna elettorale a colpi di liste civiche e partitiche con tanto di polemiche se fosse meglio formare una lista fuori dalle logiche dei partiti almeno a livello locale, le due “favorite” sono state Lega e “Samarate città viva”. Un partito e una lista civica.

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Pubblicato il 27 Maggio 2019
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