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Una pediatria e un’oncologia: prove di unione tra gli ospedali di Busto e Gallarate

La direzione sta valutando il piano estivo pensando anche al processo di unificazione. Perplessi i sindacati colti di sorpresa dalle notizie della chiusura del reparto pediatrico del sant'Antonio

ospedale busto arsizio

Pediatria chiusa per l’estate. Potrebbe accadere all’ospedale di Gallarate dove si sta ragionando su un possibile accorpamento con il reparto di Busto Arsizio. Stesso discorso per l’oncologia: i letti del Circolo traslocherebbero al Sant’Antonio.

«Si sta ragionando e predisponendo il documento da portare al tavolo sindacale» chiarisce il direttore generale dell’Asst Valle Olona Eugenio Porfido: « In questo momento stiamo mettendo a punto il tradizionale piano per permettere a tutto il personale di godere delle ferie, com’è loro diritto. Nel frattempo stiamo anche facendo le valutazioni del caso per capire le condizioni di fattibilità di accorpamento definitivo di tutta la degenza pediatrica a Busto Arsizio. Al Sant’Antonio rimarrebbe solo una guardia pediatrica collegata alla neonatologia e al pronto soccorso. Nel caso si optasse per questa soluzione, al cittadino non cambierebbe nulla perché i due ospedali sono distanti pochi chilometri. Stesso discorso per l’oncologia. È aperto uno studio per capire la fattibilità dell’accorpamento a Gallarate».

La notizia dell’accorpamento dell’assistenza ospedaliera pediatrica ha colto di sorpresa i sindacati ( un po’ meno le novità relative all’oncologia): «Abbiamo avuto un tavolo negoziale la settimana scorsa ma questo argomento non è uscito» commenta Salvo Salvatore delegato RSU Fials della Asst Valle Olona. «Sono notizie che ci arrivano dai colleghi preoccupati, mentre non c’è ancora notizia del piano ferie. Sappiamo che l’azienda ha chiesto lo scorrimento delle liste dell’Asst Rhodense per avere 25 nuovi infermieri così da limitare la situazione di precarietà. Ma a noi non è ancora arrivata alcuna notizia ufficiale di novità organizzative, solo le preoccupazioni degli stessi infermieri».

Pronto soccorso, anestesia e ginecologia: novità per Busto e Gallarate

Anche Giusi Vito Gennaro di Nursind si dice sorpreso: « Se confermata, sarà una decisione presa sulla scorta della carenza dei medici specialisti che ha indotto il primario ad accorpare. Certo, anche il personale infermieristico è sotto dimensionato, ma come è in tutti i reparti. Negli ultimi tre anni, da quando è nata l’ASST e c’è stata l’unificazione – rimarca il delegato Nursind – si sono persi 120  dipendenti che, guarda caso, rappresentano, a spanne, il personale dei reparti di otorino e urologia di Gallarate e di neurologia di Busto Arsizio che hanno chiuso. È chiaro che questo progetto di ospedale unico sta già avvenendo sul campo con un’opera di razionalizzazione delle risorse».

A fine mese, azienda e sindacati sono attesi a un nuovo tavolo di confronto. Tra i motivi di insoddisfazione nel personale c’è anche il nuovo sistema di rilevamento delle presenze entrato in vigore nel febbraio scorso e  non ancora arrivato a regime: « Il personale lamenta la poca chiarezza perché non si capisce come siano calcolate le presenze, le ore date e quelle da dare – commenta Giusi Vito – C’è un problema di fiducia tra azienda e lavoratori che è delicato».

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it
Sono una redattrice anziana, protagonista della grande crescita di questa testata. La nostra forza sono i lettori a cui chiediamo un patto di alleanza per continuare a crescere insieme.
Pubblicato il 21 Maggio 2019
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