Spaccio a Lonate, due anni per il boss della ‘ndrangheta Emanuele De Castro
Il gup Limongelli lo ha assolto per 13 dei 15 capi d'imputazione relativi a violazione dell'obbligo di non frequentare pregiudicati. Patteggiano in 12
Il boss della ndrangheta lonatese, Emanuele De Castro, non poteva sapere che le persone che frequentava erano pregiudicati. Per questo motivo il giudice per l’udienza preliminare Giuseppe Limongelli lo ha assolto da 13 delle 15 imputazioni di violazione degli obblighi a cui era sottoposto e formulate dalla Procura di Busto Arsizio a suo carico, nell’ambito del processo ad un gruppo di spacciatori di Lonate Pozzolo, sgominato da un’indagine dei Carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio nel 2o18.
Per questi capi d’imputazione il pm aveva chiesto 5 anni e 1 mese di reclusione ma il giudice ha deciso di condannarlo per soli due episodi a 2 anni di reclusione. Accolta, dunque, la linea dei difensori Francesca Cramis e Federico Margaritti che, in buona sostanza, è riuscita a dimostrare la possibilità che il suo assistito (uscito da poco dal carcere, dopo aver scontato una condanna per associazione a delinquere di stampo mafioso, ndr) potesse non conoscere i precedenti penali di alcuni dei soggetti che gravitavano attorno a lui e al bar del figlio, il cafè Atlantic.
Di segno opposto, invece, la condanna ad Andrea Ceriani, uno degli spacciatori minori del gruppo, difeso dall’avvocato Domenico Margariti, il quale ha rimediato una condanna a 6 anni perchè, secondo il giudice, “così gli avvocati imparano a fare l’abbreviato”. Per Ceriani il pm Flavia Salvatore aveva chiesto, infatti, una pena minore di soli 3 anni e 6 mesi. La decisione ha lasciato il legale di stucco: «Una pena spropositata per una persona con problemi di tossicodipendenza. Ho sempre avuto stima del giudice Limongelli e sono convinto della sua imparzialità ma non è corretto giocare sulla vita delle persone» – ha dichiarato, preannunciando un probabile ricorso in appello. Condannato anche un terzo componente che aveva scelto l’abbreviato.
Tutti gli altri hanno patteggiato, compreso il figlio di De Castro (Salvatore, con una pena di 18 mesi), pene dai 4 mesi ai 4 anni e mezzo.
Qui trovate la cronaca della vicenda
Giro di spaccio col benestare della cosca: “A Lonate un cartello della droga”
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