Il trasferimento della farmacia? “Doveva decidere il consiglio, non la giunta”
Continua la mobilitazione contro lo spostamento della farmacia 1 dalla zona centrale della città alla periferia Nord: il Comitato scrive ai consiglieri comunali
Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera che il Comitato “Farmacia non andare via” ha inviato ai consiglieri comunali di Cassano Magnago
Egregia/Egregio Consigliere,
siamo un gruppo di cittadini riunitisi in comitato per rappresentare le istanze di tanti cittadini che sono rimasti sbigottiti dalla decisione presa dalla C.M.S., con il beneplacito dell’Amministrazione Comunale, di traferire la Farmacia Comunale N° 1 in locali adiacenti al supermercato Tigros, in una zona quindi molto decentrata rispetto all’attuale collocazione.
Evidenziamo che la Farmacia Comunale N° 1 era stata collocata in Via Cav. Colombo, all’interno del complesso residenziale “Casa Maurizi”, adibito anche a Centro Anziani, proprio perché questa collocazione rappresentava una “posizione strategica”, a due passi dalla chiesa di S. Giulio, per poter servire tutti i Cassanesi del centro. Questa speciale destinazione al servizio dello specifico centro abitato, che non è venuta meno negli anni, è anche esplicitamente documentata dal periodico comunale di Cassano Magnago (Cronache di Vita Comunale) del luglio 1996, anno dell’inaugurazione della Farmacia F1 di via Cav. Colombo.
La prima iniziativa intrapresa dal nostro comitato è stata una raccolta firme a sottoscrizione di un documento in cui si chiedeva all’Amministrazione Comunale di soprassedere al ventilato trasferimento della Farmacia in questione.
Più di 1800 sono stati i cittadini che hanno sottoscritto tale petizione, che è stata inoltrata all’Amministrazione Comunale e per conoscenza anche a Voi Consiglieri.
A quanto ci risulta l’Amministrazione Comunale non sta tenendo in alcun conto queste istanze e proseguono i preparativi per lo spostamento della farmacia.
Ci rivolgiamo, pertanto, a Voi Consiglieri che, unitamente al Sindaco, siete gli unici rappresentanti eletti da quei cittadini che siete oggi chiamati a rappresentare.
Vari sono i punti di quella che appare come una controversa vicenda e che sottoponiamo alla Vostra attenzione:
1- La decisione di spostare la farmacia è stata innanzitutto motivata da ipotetiche perdite di fatturato della farmacia in questione, imputate dalla collocazione della stessa. In realtà, a nostro avviso, negli ultimi tempi non vi è stata la volontà, da parte di C.M.S., di favorire la rivitalizzazione di questa farmacia che non sempre rende un servizio in linea con le aspettative degli utenti, sia in termini di giorni di apertura che di approvvigionamento di farmaci.
In ogni caso i presupposti di maggiori incassi che si avrebbero nella nuova collocazione della farmacia, sono puramente teorici e, riteniamo, infondati perché la stessa sarebbe molto decentrata. Un’altra motivazione ufficialmente apportata per giustificare lo spostamento della farmacia fa riferimento a recenti “notevoli interventi urbanistici” della zona nord di Cassano ed alla previsione di un “potenziale sviluppo nella zona tra via Sant’Anna lungo via Marconi”. In realtà, a nostro avviso, il limitato intervento condotto in un’area ex produttiva non è tale da giustificare questo spostamento della farmacia e, soprattutto, la previsione addotta di un potenziale sviluppo non trova riscontro nello Piano di Governo del Territorio (PGT) vigente, approvato nel 2014. Nel documento “Scenario Strategico e dispositivo di Piano” del PGT viene evidenziato come le aspettative di incremento demografico precedentemente ipotizzate “siano risultate eccessive e debbano essere decisamente ridimensionate”.
In ogni caso, la stessa area è già servita dalla nuova Farmacia N° 6 e, a poca distanza, in territorio di Santo Stefano, è presente un’altra farmacia.
2- Il luogo in cui è collocato il supermercato Tigros faceva parte della “Zona Farmaceutica N° 3”, che fa capo alla Farmacia Comunale N° 2 (situata presso il supermercato COOP). Quindi la Farmacia Comunale N° 1, di via Colombo, che invece è collocata nella “Zona Farmaceutica N° 2”, non avrebbe potuto essere trasferita, per legge, in una diversa zona farmaceutica. Per aggirare il problema l’Amministrazione Comunale ha pensato quindi di ridefinire “ad hoc” i confini delle zone farmaceutiche, integrando l’area Tigros nella Zona Farmaceutica N° 2 e creando quindi i presupposti per lo spostamento della Farmacia di via Colombo all’interno di una stessa zona farmaceutica.
Un passaggio, questo, attuato con una Delibera di Giunta (N° 58 del 2/7/2018). A nostro avviso questo è stata un atto improprio in quanto riteniamo che l’organo deputato ad approvare le ridefinizioni delle zone farmaceutiche doveva essere il Consiglio Comunale.
Infatti, una recente decisione della III Sezione del Consiglio di Stato (sentenza n° 4705 del 16/9/2014) ha stabilito che, in tema di pianta organica delle farmacie, la Giunta Comunale ha la funzione di proporre la revisione e il Consiglio Comunale quella di disporre in proposito, previa acquisizione dei prescritti pareri. Inoltre, una specifica nota dell’Ufficio legislativo del Ministero della Salute del 29/03/2018, ha evidenziato come la titolarità della competenza sulla istituzione e localizzazione delle zone farmaceutiche spetti al Consiglio Comunale e non alla Giunta. Ciò in quanto si tratta di “scelte fondamentali attinenti alla vita sociale e civile di una comunità locale che, incidendo sull’organizzazione del servizio farmaceutico territoriale, rientrano nell’ambito di programmazione di cui all’art. 42 (attribuzione dei Consigli), comma 2, lettera b, del D. Lgs. 267 del 2000 (TUEL – Testo Unico delle Leggi sull’ordinamento degli Enti Locali)”.
3- Gli enti preposti a vigilare sulla questione hanno finora tenuto un atteggiamento pilatesco.
L’ATS Insubria in un primo momento aveva risposto alle istanze dell’Amministrazione Comunale di Cassano Magnago (Prot. 4310 del 22/2/2018) in modo interlocutorio, invitando l’Amministrazione Comunale a meglio esplicitare le motivazioni di questo spostamento, arrivando addirittura a suggerire all’Amministrazione Comunale quali motivazioni esplicitare per giustificare tale richiesta (Prot. 5543 del 8/3/2018). Suggerimenti puntualmente riportati nella nuova missiva che il Sindaco invia all’ATS Insubria ( Prot. 10817 del 4/4/2018).
Successivamente però l’ATS Insubria si tira indietro, dichiarando che la ridefinizione degli ambiti delle sedi farmaceutiche non necessita di parere dell’ATS (prot. 13333 del 13/6/2018).
Ci chiediamo come mai l’ATS prima chiede (e suggerisce) motivazioni più pertinenti e poi dichiara che non è necessario il loro parere?
Non solo, a seguito di nostra istanza, la stessa funzionaria che aveva firmato le lettere di cui sopra, ci risponde in data 2/4/2019 dichiarando di essere venuta a conoscenza in modo informale della delibera N° 58 della Giunta di Cassano Magnago (quella sopra citata che determinava la ridefinizione delle zone farmaceutiche), solo in data 20/2/2019!!!! E dichiara che, “ad un primo esame”, le leggi non vengono disattese. Quanto occorrerà attendere per avere un esame completo del provvedimento da parte di ATS Insubria?
Non ultimo, si evidenzia che l’ATS Insubria nella missiva Prot 5542 del 8/3/2018 dichiarava che il trasferimento dei locali di una delle farmacie comunali “può essere autorizzato previa richiesta del titolare, sentito il comune, l’ATS e l’Ordine professionale”.
A questo riguardo non ci è anche chiaro il motivo per cui l’Ordine dei Farmacisti, rispondendo ad una nostra istanza, pur dichiarandosi solidale con l’iniziativa dei cittadini cassanesi, afferma che “nulla può fare in ordine al trasferimento della farmacia in questione”.
La Regione Lombardia non ci risulta abbia assunto alcuna posizione ufficiale, pur essendo, come dichiara l’ATS, l’ente a cui deve essere notificata la deliberazione di modifica del perimetro delle sedi farmaceutiche. Una nostra istanza del 26/02/2019 ancora attende una risposta.
Insomma, sembra che tutti questi enti vogliano prendere le distanze da questa decisione dell’Amministrazione Comunale di Cassano Magnago, rimpallandosi le competenze.
4- Con lettera Prot. 36748 del 9/4/2019 l’Amministratore Unico della Cassano Magnago Servizi Spa, chiede ad ATS Insubria l’autorizzazione al trasferimento della Farmacia Comunale N° 1 dagli attuali locali di via Cav. Colombo 34 ai nuovi locali di via Guglielmo Marconi N° 98, epilogo scontato dell’attuata modifica dei perimetri della zona farmaceutica attinente a questa farmacia, che altrimenti, ribadiamo, non avrebbe potuto essere trasferita in altra zona farmaceutica. Con questa decisione tutti i cittadini residenti nella parte orientale del nostro comune (dal centro storico fino al confine con Cairate e Fagnano Olona) rimarranno senza farmacia. Assumendo come esempio un abitante di via Leopardi, questi dovrà percorrere una distanza di circa 3 Km per raggiungere la nuova sede farmaceutica, con un tempo di percorrenza pedonale che va oltre i 30 minuti.
5- Con sentenza N° 5840/2014, il Consiglio di Stato ha stabilito che il trasferimento di una farmacia, da un punto all’altro della zona assegnata in pianta organica e, nello specifico, da una ubicazione originaria nel centro storico ad una nuova ubicazione in posizione secondaria, determina una violazione di quella speciale destinazione al servizio dello specifico centro abitato per il quale la farmacia è stata istituita, con conseguente lesione delle esigenze degli abitanti della zona.
6- Ultimo ma non ultimo, segnaliamo le difficoltà riscontrate dal nostro comitato nell’ottenere dai vari enti tutta la documentazione attinente alla pratica in oggetto. Domanda da noi effettuata anche al nostro Comune ai sensi del Decreto Legislativo 33/2016 . Questo ci lascia alquanto perplessi anche perché è in contrasto con quanto dichiarato nella “Giornata sulla Trasparenza amministrativa” organizzata dal nostro Comune nel dicembre 2018 in Sala Crespi.
Ci appelliamo quindi a Voi Consiglieri Comunali, rappresentanti diretti dei cittadini, affinché il Consiglio Comunale prenda una posizione ufficiale che tenga in considerazione le istanze di tantissimi cittadini che ritengono il trasferimento della farmacia un grave danno per il centro storico, le attività commerciali ivi collocate e per tutti i cittadini residenti nel centro storico e nella parte orientale della nostra città.
Cassano Magnago 14 Maggio 2019 Distinti saluti
Per il Comitato, Maurizio Toniato – Adolfo Guzzetti – Maurizio Bani
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