Alternativa per Samarate: “Dopo i tagli si apre una fase nuova, pronti a collaborare”
Dopo la sconfitta elettorale, la lista della sinistra "ecosocialista" non demorde e promette una partecipazione attiva, auspicando un clima collaborativo e partecipativo della nuova amministrazione Puricelli. E nuovi investimenti per la città, grazie all'allentamento dei vincoli di spesa
«La sconfitta è stata cocente e pesante. Ci aspettavamo un consigliere comunale, invece siamo rimasti al palo. È stato un insuccesso che non ci aspettavamo, ma ne prendiamo atto. È nostro dovere riprendere quasi da zero per costruire uno spazio alternativo alla odierna maggioranza e così faremo. È stato eletto come sindaco un uomo disponibile al colloquio e all’ascolto: questo rimane un fatto positivo». Queste le parole di commento da parte dell’unica lista, “Alternativa per Samarate”, a non aver ottenuto il numero di voti necessario per far entrare il candidato sindaco (Domenico Aiello) in consiglio comunale, a poche settimane dall’elezione di Enrico Puricelli a sindaco di Samarate.
Decisa, però, a non farsi abbattere dalla sconfitta – che considera come un punto di partenza -, “Alternativa per Samarate” si rialza e si fissa fin da subito due obiettivi: prima tra tutti, aprire una riflessione sul significato di costituire una forza «ecosocialista di governo» in Italia e a Samarate. Subito dopo, aiutare la città a crescere e a rafforzarsi «per rendersi sempre più autonoma da Gallarate e da Busto Arsizio» arrivando ad aggiudicarsi il giusto ruolo in provincia di Varese. Riguardo il secondo punto, ritengono che a brevissimo a Samarate, come in tanti altri comuni, – «dopo quindici anni di stretta e di convivenza con i tagli europei e nazionali» – si aprirà un «nuovo rinascimento, ricco di opere, cultura, coinvolgimento del “popolo” nell’azione amministrativa e, finalmente, tornare a progettare in modo che la seconda fase del rinascimento (tra il 2021 e il 2023) possa essere anche più fruttuosa».
Ma non è finita qui. Gli ecosocialisti di “Alternativa per Samarate” pongono fin da subito al nuovo sindaco alcune riflessioni di metodo e di merito: in primis come affrontare, dal punto di vista democratico, il largo spazio dato alle liste civiche in campagna elettorale (cioè come il sindaco deciderà di rappresentare le liste che non sono in consiglio). «Siccome il regolamento non consente la rappresentanza di civismo, se loro non si sono aperti durante la campagna elettorale al civismo solamente per strumentalizzarlo ed ottenere molti più voti, chiediamo alla nuova amministrazione di adeguare le norme ed i regolamenti prendendo atto di questa nuova situazione», commenta Portalupi mentre spera per un’apertura della vita consigliare samaratese anche a chi non è in consiglio comunale.
«A nostro avviso il futuro sarà pieno di possibili positive soluzioni per gli interessi della nostra comunità, come l’edificazione del polo scolastico, della palestra di via Borsi, della casa di riposo ed il rilancio della cultura con la chiusura della Fondazione Montevecchio. Da parte nostra sosterremo in tutte le sedi possibili il Festival del libro ed il Festival della legalità».
Convinti che un nuovo rinascimento «possa avviarsi solo se il sindaco saprà colloquiare attivamente, la minoranza si muoverà in modo collaborativo mettendosi a disposizione in prima linea», promettono Aiello e Portalupi. Dunque, “Alternativa per Samarate” e i suoi esponenti si assumono l’impegno di partecipare attivamente a tutte le attività istruttorie e decisionali per migliorare e offrire in tempi record «beni e servizi che mancano da troppo tempo nella nostra città».
Come? «Senza timore di colloquiare con la maggioranza metteremo a disposizione i nostri dossier, lavoreranno sui punti del programma della Lega in modo trasparente, cercando di convincere tutti a collaborare per raggiungere i fini del programma della maggioranza».
Lavoreranno anche per altri due progetti, sostengono: il museo della moto, da avviare coinvolgendo tutta la società samaratese ed in collaborazione con Volandia, avviare una grande intesa tra tutte le associazioni culturali ed il comune, ed, infine, la costituzione di una grande casa per la cultura e lo sport, convincendo e coinvolgendo tutti i samaratesi.
Una promessa, quella della lista, di collaborazione e di volontà partecipativa che non partirà dal consiglio comunale, ma dal basso, da dove Samarate affonda le sue radici.
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