Aumenti del parcheggio per lavoratori a Malpensa e Linate, parte la petizione
È stata lanciata da Usb Trasporto aereo , contro gli aumenti del costo dei parcheggi a Malpensa e Linate per chi lavora nei due aeroporti. La protesta chiama in causa il sindaco di Milano Sala, rappresentante del socio di maggioranza di Sea
50 euro al mese di parcheggio, per parcheggiare nella sede di lavoro a Malpensa. Contro questa situazione – che tocca centinaia di lavoratori non-Sea – l’Unione Sindacale di Base del Trasporto aereo Lombardia ha lanciato una petizione (qui) contro gli aumenti del costo dei parcheggi per i lavoratori dell’aeroporto Malpensa. La protesta è indirizzata direttamente al sindaco di Milano Beppe Sala (rappresentante del socio di maggioranza di Sea, il Comune) e al presidente di Sea Spa Micaela Castelli.
“Se si escludono i lavoratori dipendenti del gestore Sea Spa e di pochissime altre aziende che per fortuna pagano il parcheggio ai propri dipendenti, alla gran maggioranza dei lavoratori che operano all’interno delle aerostazioni e nell’indotto, in tutti i settori, al momento dell’assunzione viene richiesto come requisito la patente e di essere automuniti. Poi, anche se precari, anche se part time a venti ore settimanali con uno stipendio di 500€, per potersi recarsi a lavoro sono obbligati a pagare il parcheggio con una media di 50 € al mese, che in alcuni casi arriva anche a 80€”, denuncia Usb.
Molti dei lavoratori provenienti dalle zone limitrofe all’aeroporto, infatti, a causa dell’inopia di trasporti pubblici, sono costretti ad usare i propri mezzi, soprattutto i turnisti. Con l’aumento sempre più crescente del traffico aereo e dei lavoratori – benché precari – i parcheggi disponibili nelle vicinanze sono quasi introvabili, frequenti sono anche le multe per chi parcheggia sulle strade dintorni, così come le discussioni tra gli stessi lavoratori, impegnati in un “Tetris” per trovare posto negli spazi più vicini all’aerostazione (foto: parcheggio “creativo”, foto d’archivio).
«Tutto questo in un contesto, quello del trasporto aereo che, anche a Malpensa e Linate, da anni vede aumentare i passeggeri e le merci ad una media del 6% all’anno. Mentre i salari medi sono sempre più bassi, i carichi di lavoro sempre più alti e, soprattutto, la liberalizzazione del mercato imposta dall’Unione Europea, accompagnata dalla mancanza di regole, ha portato ad un dumping sociale, per cui le aziende operanti in questo settore sono obbligate a fare offerte al ribasso che poi ricadono sui lavoratori», sostiene Usb Trasporto aereo.
Le soluzioni proposte? Rivedere le tariffe applicate al parcheggio dei lavoratori delle altre aziende da parte di Sea (attualmente 80€ mensili) ed un cambiamento della politica del Comune di Milano «per inserire nei capitolati degli appalti, con qualsiasi società o azienda di qualsiasi settore che operino all’interno dell’aeroporto, il vincolo chiaramente espresso per le aziende a pagare il parcheggio ai propri dipendenti», in modo da ammortizzare i prezzi dei lavoratori e tutelarli.
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