Guerra di mail per i distributori di snack a scuola
Da una parte la Ada vending, azienda tra le più importanti del settore nella zona, e dall'altra un esperto dirigente scolastico come Andrea Monteduro. Oggetto del contendere: la fornitura annuale di snack e caffè in una scuola elementare
Da una parte la Ada Vending e Luca Amoruso, uno dei soci proprietari dell’azienda che installa e gestisce distributori automatici di bevande e snack di Olgiate Olona, dall’altra un dirigente scolastico di lunga data come Andrea Monteduro che nei suoi ultimi mesi di lavoro, prima della pensione, è stato chiamato a “reggere” temporaneamente la presidenza dell‘Istituto comprensivo Manzoni di Rescaldina.
Oggetto del contendere: due distributori installati all’interno di una delle due scuole elementari della città al centro di una guerra di mail tra Amoruso e Monteduro.
Il primo, carteggio alla mano, sostiene di aver ricevuto dal dirigente scolastico una “proposta indecente” per rinnovare un contratto (che in realtà non è mai stato redatto e firmato dalle parti in quanto inesistente e comunque precedente ad entrambi) di fornitura di bevande e snack tramite distributori automatici. A fronte di una proposta di 500 euro all’anno da parte dell’impresa, Monteduro ha risposto con una mail nella quale ne chiedeva almeno 1500: «Una cifra irricevibile che coprirebbe l’80% degli incassi delle macchinette» – spiega Luca Amoruso che si aspettava una risposta diversa dal dirigente.
L’imprenditore (che in realtà ha acquisito l’azienda che le aveva installate in quella scuola, ndr) ha portato il caso all’attenzione del provveditore scolastico Yuri Coppi chiedendo un suo intervento nei confronti di Monteduro il quale, a domanda precisa da parte di Varesenews, ha risposto che «la cifra riportata nell’email era il valore della gara che intendo bandire per l’installazione dei distributori nella scuola a partire dal prossimo anno scolastico».
Quello che sembra essere un “fraintendimento” tra le parti è poi diventata una piccola battaglia con Amoruso che accusa Monteduro di aver staccato la corrente ai distributori facendo andare a male i prodotti contenuti e Monteduro che accusa la Ada Vending di aver provato a rifilare un contratto nuovo «con un loro incaricato che, dopo aver saputo che non ero presente a scuola quel giorno, lo ha lasciato ad un operatore scolastico chiedendo di rimandarlo indietro con la firma del dirigente».
Secondo Amoruso, dunque, Monteduro «avrebbe agito in barba alle regole che impongono una gara per le forniture di un ente pubblico come una scuola» mentre secondo il dirigente scolastico «sarebbe stato Amoruso a fraintendere e a creare un caso che non c’è». Nel frattempo il dirigente provinciale Coppi avrebbe chiesto e ottenuto dal preside della scuola di Rescaldina una relazione dettagliata su quanto avvenuto.
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