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Il volo Malpensa-Kharkiv intercettato dai Mig sopra la Slovacchia

Un problema di comunicazione radio con il Controllo del traffico di Bratislava ha causato l'intervento dei caccia, procedura ordinaria in questi casi. La compagnia Ernest Airlines rassicura: "Nessun rischio per i passeggeri"

Generico 2018

Un aereo civile di Ernest Airlines è stato intercettato, nel tardo pomeriggio del 23 giugno, dai caccia della difesa aerea della Slovacchia, sui cieli dell’Europa Centrale. L’aereo stava operando il volo serale da Milano Malpensa a Kharkiv, in Ucraina.

La notizia è stata pubblicata in serata da diversi media anglosassoni e da Sputnik, l’agenzia di stampa legata al governo russo. È successo intorno alle 19.30 di domenica: due caccia MiG-29 sono decollati dalla base della difesa aerea slovacca di Sliac. Secondo fonti riportate dai media anglosassoni, i piloti non rispondevano ai tentativi di contatto del Controllo del Traffico (Atc).

Va premesso che un aereo, quando è in volo, passa man mano da un settore all’altro controllato da uno specifico “radar”: all’ingresso di ogni settore deve mettersi in contatto con la relativa torre di Controllo Traffico.
La compagnia specifica che l’aereo, che volava a velocità di crociera a circa 10.900 metri (36mila piedi, unità misura di riferimento nel mondo aeronautico), era «in contatto con il radar di Vienna sulla frequenza 118.73» ma passati sopra la Slovacchia l’equipaggio «non ha ricevuto la presa in carica dal controllo di Bratislava».

Alle 19.37 l’equipaggio ha avvistato appunto un caccia, «all’ala sinistra del nostro aereo». Una operazione che si è svolta «senza che nulla mettesse il nostro equipaggio o i passeggeri a rischio» dice Alfredo Sostero, Accountable Manager di Ernest Airlines.

«Il nostro equipaggio ha tentato di contattarli su diverse frequenze per verificare lo status radio e la disponibilità della frequenza di guardia 121.5 sulla radio 2, ma non ha ricevuto risposta. L’intercettore non ha avuto alcun contatto radio con noi e ha lasciato la sua posizione non appena abbiamo provato il primo contatto con il Controllo Aereo».

«Il nostro equipaggio ha provato a contattare il successivo settore, il Radar di Lviv sulla frequenza 135.6 e dopo diversi tentativi finalmente ha ottenuto una risposta. Il nostro equipaggio ha subito informato sulla mancanza di comunicazioni e Lviv ha risposto che non ne erano a conoscenza». L’equipaggio ha poi subito chiesto al controllo di Lviv (Leopoli, Ucraina) di approfondire e Lviv ha confermato che «Bratislava aveva tentato diverse volte di mettersi in contatto con noi».

La compagnia di base a Malpensa conferma che l’aereo EI-LIX, un nuovo Airbus 320 CEO consegnato nel dicembre 2018, non ha mai presentato problemi tecnici sui vari sistemi di comunicazione, che sono stati ulteriormente verificati a terra (l’aereo è rientrato in tarda serata a Malpensa, con il corrispondente volo commerciale da Kharkiv).

I casi di caccia intercettori chiamati in emergenza (“scramble”) non sono frequenti, ma certo non rari. L’ultimo era avvenuto pochi giorni prima sopra Stansted, con l’intervento di due caccia della RAF che hanno intercettato un aereo della compagnia Jet2. Nel marzo 2018 era successo anche in Italia, con il doppio boom sonico causato da due velivoli dell’Aeronautica Militare chiamati a intercettare un Boeing dell’Air France.

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Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 25 Giugno 2019
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