Inchiesta-Caianiello, l’assessore Maida si dimette
Dopo il presidente del consiglio comunale Palumbo e il presidente di Sieco Frascella, anche il delegato all'istruzione esce dalla squadra. Poliseno: "Persone che non raggiunte da provvedimenti hanno fatto una scelta di responsabilità"
A due mesi di distanza dall’inchiesta che ha terremotato Forza Italia, a Cassano Magnago si dimette anche l’assessore Salvatore Maida, delegato all’istruzione nella giunta di Nicola Poliseno.
È il secondo assessore che esce dalla squadra, dopo Paola Saporiti (toccata direttamente dall’inchiesta).
L’annuncio è stato dato da Poliseno nella prima fase della seduta di consiglio comunale. Diversa la posizione di Maida rispetto a Saporiti: se infatti la delegata al commercio e sicurezza era destinataria di misura cautelare e ha visto le deleghe ritirate direttamente dal sindaco, Maida invece si dimette ora per sua scelta.
«Ci tengo a dire che è una scelta condivisa con Salvatore» dice Poliseno. «Da subito tutta la giunta aveva rimesso a me le deleghe, insieme a chi ha ruoli operativi» (come il presidente di Sieco Antonio Frascella). «Ha fatto un percorso estremamente cauto e silenzioso», dice ancora il sindaco. «Avevo chiesto a Maida di occuparsi di tutto quanto necessario prima della pausa estiva, perché questo era il periodo in cui si programmano le attività scolastiche, in vista della ripresa a settembre».
Messo sui binario l’avvio dell’anno scolastico previsto a settembre, ora Maida si dimette. Seguendo in questo il passo indietro – già anticipato da Poliseno – del presidente di SiEco Antonio Frascella e del presidente del consiglio comunale Angelo Palumbo. Poliseno parla di «eccesso di chiacchiericcio» nei loro confronti. I loro nomi compaiono infatti nella cerchia di Nino Caianiello, in una posizione relativamente defilata: dalle intercettazioni ambientali emerge che si sarebbero fatti latori dei messaggi di Caianiello da recapitare a Saporiti (a cui è contestato il “pagamento” della decima corrispondente a un incarico professionale fatto ottenere alla sorella in Alfa srl).
Poliseno parla di «un percorso da grandi signori, sia lui, che Palumbo e Frascella», che hanno avuto «un grande senso civico, in quanto persone che non raggiunte da provvedimenti, che hanno deciso a un passo indietro, rinunciando alle loro ambizioni». «È un modo di fare politica seriamente, da persone di alto profilo. Anche da queste scelte si vede di che stampo siamo noi, me l’hanno dimostrato con queste scelte coraggiose».
«Ho chiesto a Salvatore di continuare a fare politica, perché abbiamo bisogno di lui, come di Angelo e Antonio». E le deleghe all’istruzione? «Le tengo io, visto anche il momento estivo».
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