Quando i compiti non vanno in vacanza con i bambini
Meglio evitare di mettere il libro delle vacanze in valigia per portarlo al mare, ma neppure ridursi all'ultimo minuto: ecco come organizzarsi
Siamo alla fine di luglio: qualche consiglio per affrontare l’annoso problema dei compiti delle vacanze che angoscia, soprattutto in estate, tanto i bambini quanto i genitori, fino a diventare un terreno di conflitto costante e tensione quotidiana, da giugno a settembre.
Ecco alcuni punti fermi per affrontare al meglio la questione, limitando il più possibili i problemi.
NON CONTESTARE
Una volta assegnati i compiti vanno fatti. Inutile perdersi in annose diatribe su quanto siano o meno opportuni o sensati, soprattutto davanti ai figli. In caso di dubbi o perplessità di principio il genitore può semmai discuterne con gli insegnanti prima che finisca la scuola, ma una volta assegnati vanno fatti. Perché serve innanzi tutto coerenza: se il genitore ha iscritto il figlio in una scuola in cui si assegnano i compiti, questi vanno fatti. Perdere o mettere in discussione l’alleanza tra scuola e famiglia è quanto di più controproducente e disorienta i bambini.
I GENITORI NON FANNO I COMPITI
Aiutare i figli a fare i compiti non significa sedersi con loro davanti al libro delle vacanze, rischiando di sostituirsi al bambino. Il compito di mamma e papà è semmai predisporre un ambiente adatto allo svolgimento dei compiti, che sia sereno, luminoso, rilassante e ordinato. E può anche essere utile, soprattutto per i più piccoli, aiutarli a suddividere il lavoro assegnato nelle diverse settimane, per evitare le corse dell’ultimo minuto.
UN PO’ ALLA VOLTA, MA NON SEMPRE
Sicuramente diluire i compiti durante i mesi estivi è meglio che ridursi a completare tutto nei primi giorni di settembre, ma consideriamo sempre che anche i bambini hanno bisogno di periodi di totale vacanza. Quindi potrebbe essere utile evitare di mettere il libro in valigia per quelle due settimane in cui si parte per il mare con mamma e papà, così come sarebbe meglio non pretendere che i figli inizino i compiti delle vacanze appena chiude la scuola.
IL TEMPO GIUSTO PER I COMPITI
I compiti non si fanno la sera dopo cena, o al rientro da una giornata in piscina. Scegliere piuttosto il mattino o le prime ore del pomeriggio dopo pranzo: carichi di energia e a mente fresca si rende di più e ci si mette meno tempo.
CORSA DELL’ULTIMO MINUTO?
Organizzarsi per tempo serve proprio ad evitare le maratone estreme dell’ultimo minuto, che non servono a nessuno. Piuttosto riprogrammare il lavoro in maniera sensata e fattibile, anche se si sfora di qualche giorno con l’inizio della scuola, scusandosi con l’insegnante.
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