Voli di Linate a Malpensa, nei primi dieci giorni decolli solo dalla pista destra
Doccia fredda da Enac, l'ente dell'aviazione civile: gli aerei atterreranno solo sulla pista sinistra e decolleranno solo da quella di destra. Conseguenze sulla distribuzione delle rotte e sul rumore. I sindaci: "Insostenibile e inaccettabile, andiamo dal Prefetto"
A tre giorni dal trasferimento dei voli da Linate a Malpensa, arriva una doccia fredda sul lavoro di ripartizione delle rotte a Malpensa: Enac (ente della sicurezza aerea) ha infatti chiesto l’utilizzo per i decolli, per i primi dieci giorni, della sola pista 35R.
La 35R è la pista di destra guardando verso Nord: normalmente i decolli da questo asse sorvolano il centro di Somma Lombardo e Mezzana o virano verso Est, dunque verso Arsago Seprio, Casorate Sempione, in parte minima anche su Gallarate.
Tecnicamente, si tratta di un uso esclusivo delle piste: una usata solo per gli atterraggi (quella di sinistra) e una solo per i decolli (la 35R, quella di destra).
La comunicazione da Enac da Roma è andata direttamente all’Enav (ente della navigazione), ma è stata poi inoltrata anche ai sindaci del territorio. Perché ovviamente il restringimento di operatività a un’unica pista – oltre a richiedere una riorganizzazione in aeroporto – ha appunto anche conseguenze sul territorio circostante, proprio nella prima settimana di trasferimento dei voli, quando sono previsti 800mila passeggeri in sette giorni.
Un quadro «che temiamo sia insostenibile per la popolazione che rappresentiamo» dice Stefano Bellaria, facendoci portavoce dei sindaci sul quadrante Nord e Est dello scalo. C’è anche una questione di metodo, ovviamengte: «Abbiamo fatto cinque commissioni aeroportuali, quattro incontri con Prefetto: possibile che una decisione del genere piombi a tre giorni dal “bridge”?».
«Io chiamerò subito il Prefetto, perché siamo stufi di essere presi in giro» dice a caldo Dimitri Cassani, sindaco di Casorate Sempione. «Confidiamo in un intervento a Roma che faccia tornare Enac sui suoi passi. Ma siamo pronti ad azioni eclatanti, ovviamente nei limiti della legalità. Tutti noi sindaci abbiamo partecipato a tavoli, ora si rimette in discussione la situazione, da Roma».
I sindaci sono concordi nel rivolgersi subito al Prefetto – e quindi anche al governo – per segnalare la criticità evidente. «Noi abbiamo cercato di gestire con responsabilità questa partita, lo abbiamo fatto prendendoci anche tante critiche. Ma la responsabilità non significa farsi prendere in giro» conclude Bellaria.
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