È il weekend di ferragosto. Spegnete i social (eviterete figuracce)
Due post su Facebook in pochi giorni hanno varcato i confini provinciali. Il sindaco di Gallarate Andrea Cassani trasforma uno straniero vittima di incendio in piromane mentre un sostenitore del Pd augura tumori a chi non vuole gli stranieri
Andate al mare e lasciate stare Facebook per qualche giorno. Il consiglio è rivolto al sindaco di Gallarate, Andrea Cassani (Lega), e al cittadino di Somma Lombardo che si dichiara iscritto al Pd, Fabrizio Ciuffardi.
Entrambi sono finiti nel tritacarne dei commenti per due grossi scivoloni sulle loro pagine social.
Il primo a finire nei guai nei giorni scorsi è stato il sindaco Andrea Cassani che, riprendendo una notizia di cronaca nera che riguarda la città che amministra, ha incolpato la vittima di essere l’autore del reato. Il 16 agosto scorso i giornali locali (Varesenews compreso) danno la notizia di un intervento dei Carabinieri nei pressi della stazione Fs perchè un 60enne con problemi psichici aveva dato fuoco ad un’automobile parcheggiata in pieno giorno. La vittima e proprietaria dell’auto è un tunisino che, però, nel racconto di Cassani diventa l’immigrato cattivo e incendiario da rimandare a calcioni nel sedere al suo paese. Cassani si accorge dell’errore dopo pochi minuti ma ormai la frittata è fatta e il suo post viene fotografato dagli esponenti del Pd gallaratese che lo mettono alla gogna.
Anche nel Pd, però, qualcuno dovrebbe prendersi delle ferie forzate dai social come tal Fabrizio Ciuffardi che, in una specie di delirio “pro immigrati” riesce a scrivere che augura un tumore a tutti coloro che sono contro lo sbarco dei migranti nei porti italiani, soprattutto ai figli di questi. Certamente in questo caso stiamo parlando di un semplice cittadino che ha condiviso il post solo con gli “amici di facebook”, come si può notare dal simbolo sotto il suo nome, ma la gravità delle sue affermazioni non lo giustifica e i social media manager salviniani non hanno perso l’occasione per ributtare la palla nell’altro campo.
Che tu sia un amministratore pubblico o un semplice cittadino non conta. Le parole sono pietre e qualche volta hanno la forma di un boomerang.
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