«L’estate calda dei tagli, dei disservizi (treni e bus senza aria condizionata), dell’aumento delle tariffe a Milano e nell’hinterland e della pasticciata integrazione tariffaria non riguarda solo i pendolari di Trenord, ma anche quelli che usano l’autobus». Duro il giudizio di Dario Balotta (Europa Verde) sulla gestione dei servizi pubblici nel corso di questi tre mesi estivi: Balotta conta 17mila soppressioni delle corse giornaliere degli autobus (-50%) sulle 34mila operanti durante i mesi scolastici, «e tutto questo solo nell’area di competenza dell’agenzia metropolitana milanese comprendente  anche Pavia, Lodi e Monza». Nel frattempo, Trenord – accusa Balotta – sta tagliando circa 500 treni al giorno (con un calo del 20%) , «non tutti sostituiti con autobus sui 2.200 totali».

Un quadro generale di ridimensionamento dei servizi, quindi, nell’area metropolitana e delle altre province che va a toccare sia i pendolari sia i turisti; il pacchetto turistico Discovery Train lanciato da Regione Lombardia, però, non sarebbe sufficiente a detta di Europa Verde.

Ora come ora l trasporto pubblico soddisfa  3,2 milioni di passeggeri al giorno di cui 2,5 milioni su autobus e 700 mila sul treno, ma «potrebbero essere il doppio gli utenti se ci fossero servizi e tariffe davvero integrate», commenta Balotta. Invece, Trenord taglia i treni «per evitare un collasso gestionale, vista la carenza di personale e treni, nonostante possa disporre di maggiore risorse pubbliche regionali».

I tagli estivi – secondo Balotta – peserebbero principalmente sulle provincie di Milano e Monza ma anche nella bassa cremonese, bresciana, nell’Oltrepò pavese e nel Varesotto «con gravi ripercussioni  sociali, aumento della congestione stradale e dell’inquinamento atmosferico». «Oltre i rincari la beffa dei tagli con un’offerta di corse non coerente con i bisogni di mobilità del territorio, che non va in vacanza come la regione crede», conclude tagliente Balotta.