Gadda interroga il ministro Toninelli: “La situazione di Malpensa pone quesiti urgenti”
La chiusura di Linate per lavori di ristrutturazione apre i riflettori sull'aeroporto di Malpensa e la necessità di risolvere molte questioni aperte. La deputata varesina ha presentato un'interrogazione alla Camera
“La chiusura di Linate per lavori di ristrutturazione, e il cosiddetto “bridge” che sta comportando lo spostamento di centinaia di voli su Malpensa, pone quesiti urgenti che vanno anche oltre la gestione della contingenza. Per questo ho interrogato il ministro Toninelli, sulle prospettive legate all’area del sedime aeroportuale che insiste sul territorio varesino”. Così la deputata Maria Chiara Gadda, capogruppo del Partito democratico in commissione Agricoltura.
“Lo spostamento dei voli da Linate a Malpensa, potrebbe comportare il raggiungimento di oltre 28.500 voli mensili, circa 950 movimenti al giorno, e questo peserà sui comuni del sedime – spiega la deputata -. In questi mesi ci sono stati diversi incontri con i comuni del CUV, e la decisione di Enac di limitare fino al 5 agosto per motivi di sicurezza l’utilizzo delle piste di decollo e atterraggio è stata un fulmine a ciel sereno, visto che risulta fossero state concordate soluzioni operative differenti. Oggi il dietro front di Enac, che riporta l’alternanza dei decolli sulle due piste di Malpensa. Non posso che esprimere soddisfazione, sono state ascoltate le istanze dei sindaci dell’area, ma il fatto dimostra evidenti lacune di coordinamento e pianificazione da parte degli enti ministeriali.”.
E prosegue Gadda: “Le questioni aperte sono tante e attendo la risposta del ministro Toninelli. Il “bridge” fornisce occasione utile per fare un punto sullo stato di attuazione del DPCM del 1999, che prevedeva misure finalizzate a ridurre l’impatto ambientale, e a individuare soluzioni complessive per il sistema aeroportuale lombardo e un piano per l’area di Malpensa. Dopo venti anni, anche alla luce delle evoluzioni intervenute sul territorio varesino e in generale riguardo alle prospettive del sistema aeroportuale e infrastrutturale, va trovata una soluzione per le misure di compensazione nei confronti dei comuni del sedime, in ragione soprattutto di quanto previsto per la tassa di imbarco. Aggiungo, serve una seria riflessione sul potenziamento dei collegamenti infrastrutturali, che oggettivamente stanno soffrendo in queste ore di carico aumentato, e dei presidi di sicurezza, servizi sanitari e amministrativi. Quale modello ha il mente il ministro Toninelli? Nell’interesse di cittadini e imprese, quale è il piano di sviluppo dei sistemi di trasporto nazionale con particolare riferimento al trasporto aereo e agli scambi intermodali? Spiace che in un anno di lavoro, il Parlamento non sia riuscito ad affrontare questi temi, e spero che l’interrogazione possa essere da stimolo per una riflessione e soprattutto per la definizione di risorse in vista della prossima legge di bilancio”. Così conclude la deputata dem, Maria Chiara Gadda.
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