Samarate non è Bibbiano: “Nel nostro modello tutti gli anticorpi”
L'assessore Alampi e il sindaco Puricelli contrappongono a Bibbiano l'esperienza del Centro Semiresidenziale per Minori, che punta a mantenere per quanto possibile il legame tra bambini e genitori
Un modello samaratese «anticorpo per Bibbiano».
Nel dibattito politico il caso di Bibbiano è diventato strumento di lotta, a Samarate se ne parla anche come termine di confronto. Per raccontare il modello del Centro Semiresidenziale per Minori , «che sicuramente contiene le contromisure perché non accada quanto avvenuto nel comune emiliano», sottolineano dall’amministrazione.
È un’esperienza positiva e virtuosa che svolge un’azione preliminare e di approfondimento, preventiva e parallela a quella del Tribunale per la Tutela dei Minori. Si sottolinea che gli strumenti sono tanti e diversificati, ma soprattutto che si passa da “una pluralità di soggetti che di volta in volta si confrontano e propongono le migliori soluzioni per il minore”
«Possiamo dire che l’esperienza della Centro Semiresidenziale per Minori rappresenta anche la concretizzazione della volontà di mantenere quanto più possibile le famiglie unite ed evitare l’allontanamento dei figli dai genitori» dice l’assessore ai servizi sociali Nicoletta Alampi. «L’accompagnamento diurno di questi ragazzi, seguiti da educatori e specialisti permette di recuperare situazioni familiari anomale e ha saputo prevenire situazioni che avrebbero potuto diventare più gravi e avrebbero senz’altro determinato la separazione tra genitori e i figli minori. Oltre al Centro Semiresidenziale è mia convinzione potenziare lo strumento dell’affido a cui l’Amministrazione crede molto; per questo continuerà la campagna informativa iniziata lo scorso maggio nonché l’impegno di destinare risorse utili all’impiego dell’ADM (assistenza domiciliare minori) per aiutare le famiglie a comprendere le loro fragilità ed affrontarle tenendo il minore nella sua città, dove può continuare a frequentare la scuola, gli amici, i parenti».
“Insomma nel DNA delle soluzioni Samarate – dicono ancora dal municipio – c’è l’anticorpo alle degenerazioni della Val d’Elsa” (piccolo lapsus geografico, che trasferisce Bibbiano dalla emiliana Val d’Enza alla Toscana).
«I nostri servizi per la tutela minori attualmente hanno in carico circa ottanta bimbi e bimbe» conclude il sindaco Enrico Puricelli. «Guardando al futuro, proprio in attuazione delle linee programmatiche appena approvate dal consiglio comunale saranno presto valutate anche nuove modalità gestionali ancor più efficienti per garantire non solo il buon funzionamento del servizio ma anche un suo potenziamento”
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