Samarate troppo prudente sui disagi di Malpensa? Il Pd incalza il sindaco
Secondo i consiglieri di Progetto Democratico la mancata adesione al comunicato del Cor2 sul Bridge sarebbe "un'occasione persa"
Nello scorso consiglio comunale di Samarate, lunedì 29 luglio, Progetto Democratico ha presentato all’amministrazione Puricelli una mozione sul trasferimento dei voli di Linate, in merito al comunicato Cor2 proposto dai Comuni “di seconda fascia”, non immediatamente a ridosso dello scalo (Sumirago, Azzate, Brunello, Cazzago Brabbia, Crosio della Valle, Daverio, Inarzo, Mornago, Sesto Calende, Taino e Vergiate).
«Questo documento, stilato nelle scorse settimane, è critico nei confronti del Bridge (il trasferimento dei voli da Linate, ndr) ed elenca delle problematiche, come l’impatto acustico ed ambientale», spiega il consigliere Tiziano Zocchi. «Abbiamo chiesto al consiglio di sposarlo e di dare il mandato a Puricelli di portare il documento al Cuv per farlo proprio».
Il comunicato del Cor2 – inviato al presidente della Lombardia Attilio Fontana, al sindaco di Milano Beppe Sala, a Enac ed al ministro Toninelli – denuncia le mancanze e lacune di Sea, colpevole di «non aver predisposto una valutazione intesa a verificare preventivamente l’impatto ambientale complessivo». Pertanto, i comuni del Cor2 hanno richiesto ai destinatari del loro comunicato di «provvedere ad intervenire per evitare di peggiorare ulteriormente i danni provocati dalle attività aeroportuali di Malpensa, circostanza che potrebbe definitivamente compromettere qualità della vita, salute, equilibrio ambientale dell’ampio territorio soggetto alle attività aeroportuali di Malpensa nelle Province di Varese, Novara, Milano».
La richiesta è stata discussa tra i banchi del consiglio, ma la maggioranza «era un po’ in imbarazzo»: hanno detto – spiega Zocchi – di voler raccogliere i dati delle centraline di Arpa e fissare una data a settembre per far uscire un documento. «Non ha senso, perché sarebbe ad un mese dalla fine del Bridge, le cose vanno fatte adesso», il commento del consigliere. «L’ultima richiesta nella mozione, quella sul masterplan e le richieste a Sea di coinvolgere gli enti locali, si potrebbe anche togliere perché è impegnativa, ma sul Bridge o si prende una posizione adesso o non la si prende più».
Zocchi, però, precisa che il loro non è un attacco politico al neopresidente del Cuv Enrico Puricelli,sindaco di Samarate: «Il tema deve essere affrontato con un atteggiamento super partes, senza ingerenze politiche». «Puricelli, poi, è sindaco da due mesi e presidente da appena uno, non ha nessuna colpa e noi non intendiamo attaccarlo. Però bisogna far capire che il territorio ne ha abbastanza», continua Zocchi, «Enac è stato a dir poco arrogante quando ha deciso per i dieci di “allenamento”. Dieci giorni per cosa? Sembrerebbe quasi che i piloti non siano preparati».
L’impressione di Progetto Democratico è che Enac si comporterà così per tutta la durata del Bridge. La mozione, alla fine, come spiega Zocchi, non è passata perché la maggioranza consiliare (Lega), ha votato contro:«Era una grande occasione, siamo molto delusi perché abbiamo perso un’occasione». Secondo i consiglieri Iorio e Zocchi, l’amministrazione samaratese ha voluto essere fin troppo cauta, quando, invece, due giorni dopo il consiglio (mercoledì 30 luglio) il sindaco di Casorate Sempione, Dimitri Cassani, con l’ordinanza «ha scavalcato tutto: con il suo gesto ha decretato la morte del Cuv, che avrebbe dovuto fare qualcosa di più».
Settimana scorsa «il sindaco Cassani non ascoltava le opposizioni, ricorda Zocchi, alterate dalla comunicazione di Enac Roma a due giorni dal Bridge di utilizzare, per i primi dieci giorni, una sola pista (la R35, quella di destra)». Il risultato? Casorate Sempione sotto gli aerei, notte e giorno (ma anche Somma Lombardo e parte di Gallarate). Dunque la dura reazione delle forze di minoranza di Casorate, in polemica con i sindaci del Cuv, colpevoli di aver fallito.
«Dal punto di vista dei rapporto Cassani ha scavalcato tutto il Cuv, lunedì sera l’amministrazione di Samarate si è fatta tutte le fisime per “rispettare i confini”, mentre mercoledì mattina si è svegliata sbaragliata da quell’ordinanza».
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