L’alpino che piantava gli alberi
Storia di Angelo De March, che nacque tra i monti, combattè per otto anni e poi creò il più lungo viale alberato di Somma
Via 25 aprile è il più lungo viale alberato di Somma Lombardo – 650 metri – e dal 2016 ha una doppia dedicazione, essendo ricomparsa l’intitolazione a Ercole Mattai Del Moro, che fu l’ideatore del nuovo stradone fiancheggiato da tigli.
Al suo fianco, a lavorare fisicamente alla bonifica del paludoso terreno e alla posa dei tigli lungo il nuovo viale, c’era un alpino – allora – trentenne: Angelo De March, originario del Bellunese.
Passo indietro, autunno 1918.
Sono gli ultimi giorni della Prima Guerra Mondiale, si combatte sul Col del Cuch, sul Monte Grappa: sotto un violento bombardamento De March mette in salvo il suo plotone e anche un giovanissimo tenente, Giuseppe Mattai Del Moro, .
De March alle spalle aveva già una naja di lungo corso: era stato infatti arruolato nel lontano 1911, mandato in Libia con il 7° Alpini, come tiratore scelto. Era un “vecio” che aveva al suo attivo già sei anni sotto le armi e aveva già ottenuto due Medaglie di Bronzo al Valor Militare, per altrettanti episodi avvenuti tra 1917 e il ’18, tra il Montesanto di Gorizia e la Malga Zugna, in Trentino. Con l’azione sul Monte Grappa meritò la terza.
Il suo giovane ufficiale, Giuseppe Mattai Del Moro, tornato a casa, si ricordò del vecio bellunese e così il padre Ercole chiamò l’alpino veneto a Somma, che divenne la sua nuova casa.
Ercole Mattai Del Moro era una figura di primo piano a Somma, tipico esponente liberale, fondatore del tiro a segno nazionale, benefattore e promotore dell’ospedale Bellini, poi sindaco della città nel complicato periodo (1923-27) che precedette la rimozione dei sindaci e la sostituzione con un podestà nominato dalla Federazione provinciale del partito fascista (nel caso specifico dal ragionier Francesco Sanvico). In una terra che dava pochi frutti, quale era la brughiera sommese e le prime ondulazioni moreniche, Mattai Del Moro fu promotore dell’azienda agricola sperimentale posizionata a nord della città.
Chiamato a Somma da Mattai Del Moro, De March dal 1921 lavorò appunto ai terreni dell’azienda agricola sperimentale, insieme alla moglie Maria e ai figli Guerrino, Aurelio e Agnese. Nel 1934 fondò il Gruppo Alpini di Somma Lombardo, che quest’anno festeggia gli 85 anni di attività (questo weekend, vedi qui), nel 1954 fu nominato Cavaliere dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. Rimasto sempre agricoltore, morì nel 1969: la sua bara fu portata a spalla dagli alpini fino al cimitero di Mezzana, non lontano dal “suo” viale.
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