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Dall’India alla Sicilia per i mondiali, passando per Malpensa

La squadra della nazionale di beach volley dell'India ha appena partecipato ai mondiali classificandosi terza

Beach volley India Malpensa

Un’intera squadra di giovani atleti provenienti dal sud dell’India, precisamente da Tamil Nadu, per i mondiali di beach volley studenteschi tenutisi dal 3 al 10 ottobre 20129 a San Vito Lo Capo, in Sicilia, passando per l’aeroporto di Malpensa. Oltre all’India, altri diciassette paesi hanno aderito al campionato, giunto ormai alla sua quinta edizione e promosso dal ministero dell’Istruzione in collaborazione com l’International School Sport Federation.

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Il team beach volley India a Malpensa 4 di 7

«I miei ragazzi – spiega l’allenatore Peter Reddi –  hanno giocato in tre categorie diverse: under 14, 16 e 18. Tutti loro provengono dalle scuole di Tamil Nadu. Siamo arrivati in Italia ed è la prima volta per noi, l’anno scorso i mondiali erano in Polinesia Francese». Dopo una settimana di sfide ed allenamenti, però, tornano a casa con qualche soddisfazione: i ragazzi che hanno giocato nei gironi under 16 e 18 si sono aggiudicati la medaglia di bronzo. Terzi su undici paesi che si sono sfidati fino all’ultimo punto dietro una rete.

Come avete trovato l’Italia, un paese così distante dal Subcontinente indiano? «L’Italia è veramente bellissima, il sud soprattutto. Purtroppo, in sette giorni, non abbiamo potuto visitare molto a causa delle partite, ma la gente che abbiamo incontrato era davvero squisita», risponde l’allenatore, piacevolmente stupito dell’ospitalità trovata nella penisola.

«Il cibo italiano era molto buono, anche se diverso da quello cui siamo abituate», raccontano Aksaya e Varsha, due giovanissime atlete. Il cibo, però, è stato un punto un po’ dolente secondo Reddi: «Essendo atleti era un po’ difficile far seguire la dieta con il cibo che trovavamo. Abbiamo faticato a mangiare il riso ed il pollo, la base delle nostre abitudini alimentari; i carboidrati li appesantivano troppo prima della partite. Il problema – spiega – è stato il fatto di essere in un piccolo albergo, e non in un hotel continentale, dove in genere l’offerta è rivolta a tutti. È stata comunque una bella esperienza».

Una seconda difficoltà è stata quella della comunicazione, perché non tutti in Italia – esclusi i giovani – parlano fluentemente l’inglese: per chi arriva da altri paesi, quindi, comunicare con i locals risulta complicato. In ogni caso, oltre all’orgoglio e alla soddisfazione per i risultati ottenuti, i ragazzi torneranno a casa con un gioioso ricordo del Bel Paese, con i paesaggi e le bellezze della Sicilia impressi nella loro mente.

Adesso, a gare concluse, sono ad aspettare il loro volo del giorno dopo a Malpensa: passeranno la notte in aeroporto, perché un’altra notte in hotel sarebbe risultata troppo costosa. «Abbiamo già speso tantissimo durante questa settimana, con l’aiuto degli sponsor. Sarebbe stato bello portare i ragazzi a vedere Milano in giornata, ma spenderemmo troppi soldi. Ma per loro non è un problema: sono un bel gruppo, insieme si divertono facilmente».

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Pubblicato il 10 Ottobre 2019
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