Ferrovia Gallarate-Malpensa, anche Casorate pronta a dire No (e non era scontato)
Spostata nuovamente, a fine novembre, la conferenza decisiva sul progetto Sea-FerrovieNord, secondo accesso ferroviario all'aeroporto. Il Comune più toccato intanto dice No: "Non hanno accolto nessuna delle richieste e ci sono carenze"
Casorate Sempione è pronta a dire No al progetto della ferrovia Gallarate-Malpensa T2, quando si arriverà al momento della decisione.
Il “quando” non è facile da definire, visto che è da due mesi che si parla della conferenza per il parere finale, ma Regione Lombardia ha già spostato tre volte il termine, senza contare il precedente stop. «L’attuale termine non c’è: doveva essere il 22 ottobre, è stato spostato a inizio novembre, ora probabilmente si andrà a fine novembre» dice Dimitri Cassani, sindaco di Casorate.
La ragione dell’ulteriore rinvio sarebbe di natura formale, «perché né il proponente né il Comune di Somma hanno pubblicato la lista degli espropri». E dunque, nuova data attesa, per decidere sul progetto di secondo accesso ferroviario all’aeroporto di Milano Malpensa.
Nel frattempo Cassani ribadisce la linea emersa progressivamente: a fronte di una disponibilità a discutere dell’opera, gli elementi attuali non danno garanzie sufficienti. E quindi ora l’amministrazione si prepara a esprimere un No: «Abbiamo dato mandato per esprimere un parere: andremo a ribadire che l’opera deve essere subordinata al potenziamento della linea Rho-Gallarate, sulla base dell’indirizzo del consiglio comunale».
La nuova linea per Malpensa? Senza terzo binario Gallarate-Rho non conviene
E questo perché il terzo binario Rho-Gallarate è individuato anche dalle relazioni tecniche come reale precondizione per la nuova linea (allo stato attuale la linea da Milano fino a Gallarate è sovraccarica, come testimoniano anche ritardi e soppressioni a catena quando si presenta un problema). Il problema è che l’iter della Rho-Gallarate è ancora in una fase intermedia. «Non abbiamo avuto rassicurazioni su questo, nè sulle compensazioni».
L’area di campi agricoli tra Casorate e il quartiere Ronchi di Gallarate: in questa zona insisterebbe la curva d’immissione della nuova tratta sulla ferrovia esistente. L’area a sinistra nella foto sarebbe occupata anche dalla nuova sede della Statale del SempioneE qui si apre un secondo piano, non tanto sull’utilità e sostenibilità dell’opera, ma sull’impatto locale: «Nessuna compensazione che chiedevamo è stata accettata, non ci sono garanzie sul piano ambientale. Noi chiedevamo almeno la rotonda sul Sempione all’uscita della zona industriale e la riqualificazione della stazione esistente».
Ecco cosa spinge sempre più Casorate verso un No all’opera. «Il nostro parere sarà orientato sulla negatività: alla luce degli atti, non riteniamo ci siano le condizioni. E lo motiveremo».
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