Barcaro critico sulle scelte del Consiglio: “Sulla pista non si è voluto valutare un possibile intervento”
Il consigliere della Lega - assente in Consiglio - ha commentato le scelte e le dichiarazioni della maggioranza
“La stessa maggioranza ha detto che gli atleti del centro sportivo Mossolani sono passati da 9 a 40. E bocciando la mozione non hanno nemmeno voluto valutare la nostra proposta”. Il consigliere Alberto Barcaro (Lega) era assente al Consiglio di Somma Lombardo, e non ha apprezzato alcune scelte della maggioranza.
Dalla pista d’atletica all’emergenza climatica: tutti i temi affrontati in Consiglio
“Sulla pista d’atletica – afferma Barcaro, da alcuni ritenuto il possibile candidato sindaco del centrodestra alle elezioni del 2020 – noi non avevamo intenzione di finanziare subito gli interventi, ma di valutarne la possibilità. I ragazzi si allenano al Mossolani due volte a settimana, dove hanno uno spogliatoio, cosa che al centro Marconi invece manca”. La maggioranza, tramite l’assessore ai lavori pubblici Edoardo Piantanida, ha dichiarato che attualmente “è in fase di valutazione il rifacimento totale della struttura, e che la pista fa parte di questo progetto. Il rifacimento della pista – ha aggiunto Piantanida – lo stiamo già prendendo in considerazione in un piano più grande”.
Le immagini della pista del campo sportivo MossolaniBarcaro risponde quindi, a distanza, alla capogruppo del PD Alessandra Apolloni, che in Consiglio, sulla dichiarazione di emergenza climatica, aveva ricordato le parole della europarlamentare leghista Silvia Sardone (secondo cui la dichiarazione è “stucchevole e ai limiti dell’inutilità“) e al consigliere Todeschini, per cui “l’Italia dovrebbe ridurre le spese militari”: “Questa mozione è stata votata in molti consigli, di destra e di sinistra. Ma perché riportare queste dichiarazioni? Cos’ha votato il Pd sulle missioni all’estero? O sugli F35?”.
Anche sull’ultimo punto, quello sul regolamento della videosorveglianza che ha visto il Consiglio rinviare l’approvazione, Barcaro ha qualcosa da ridire: “Ben venga il ritiro del punto. Ma stranamente la proposta di regolamento arriva dopo la visita alla centrale operativa fatta da me e dalla capogruppo di Fdi. Nel regolamento – spiega – era prevista la modalità di accesso relativa a chi fa manutenzioni e pulizie. Non si faceva menzione dei consiglieri comunali (che è il nodo che ha portato al rinvio, ndr). Nessuno vuole accesso ai dati sensibili, ma come consigliere voglio verificare il corretto funzionamento della centrale, pur mantenendo il riserbo sui dati sensibili”.
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