Svolta in via Mazzini o in via Marsala? “Situazione pericolosa”
Dopo le modifiche alla viabilità, per ora limitate all'inversione del senso unico via Mazzini-via Postporta, il Pd cittadino solleva un dubbio sulla segnaletica orizzontale nei due punti di svolta a sinistra, molto vicini tra loro
La modifica alla viabilità nel centro di Gallarate è scattata solo da pochi giorni, partita senza troppi intoppi (del resto si è solo alla fase uno, il grosso cambierà in seguito). Dalle file dell’opposizione però arriva anche una critica specifica, sulla segnaletica e la sicurezza dell’incrocio Sempione-Roma-Mazzini-Marsala.
«Sicuramente è presto per un bilancio complessivo dell’inversione di marcia su via Mazzini» riconoscono dalle file del Partito Democratico di Gallarate. «Ma c’è un aspetto che va sottolineato sin da subito, un problema che deve essere risolto».
«Provate a percorrere via Roma da piazza Risorgimento verso il Sempione: vi troverete, a un certo punto, sulla sinistra, la corsia pensata per facilitare la svolta a sinistra. In via Mazzini, appunto. Al termine, il semaforo che regola la svolta a sinistra e, a terra una banda continua che indica la fermata. Stando alla segnaletica, chi imbocca questa corsia è obbligato poi a entrare nella via Mazzini. Superato il semaforo, per circa trenta metri a sinistra si allarga la corsia che permette di svoltare in via Marsala. Rispetto alla situazione precedente, questa corsia è molto più corta e permette di ospitare poche vetture».
Ora: sono i primi giorni, ma in effetti è evidente il comportamento di molti automobilisti. «Le auto che svoltano in via Marsala sono molte di più di quelle che imboccano via Mazzini, e quasi tutte imboccano la corsia che dovrebbe condurle obbligatoriamente proprio nella via Mazzini, proseguendo invece dritto e violando sistematicamente non solo la segnaletica orizzontale, ma anche il semaforo rosso, spesso accelerando pericolosamente per superare la coda che si forma sul Sempione».
Alcuni volontari del Pd cittadino hanno anche fatto una rilevazione empirica lunedì mattina («con i negozi chiusi») in tre fasce, dalle 8 alle 8.30, dalle 11.30 alle 11.45, dalle 12.30 alle 12.45: in un’ora hanno registrato «decine di queste violazioni».
«Crediamo occorra una maggiore vigilanza, perché la situazione presenta qualche aspetto di pericolosità. Certo, rispettando il Codice della strada a garanzia della sicurezza di tutti probabilmente la sperimentazione si dimostrerebbe un fallimento: ma vogliamo sperare che questa amministrazione, a parole sempre attenta alle regole, non voglia chiudere un occhio e dare il messaggio che per il consenso si possa tranquillamente sacrificare sicurezza e legalità».
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