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Casorate premia “il cuore grande dei cucù”

Un ringraziamento alle persone e alle realtà che hanno, a vario titolo, partecipato alla vita del paese

Generico 2018

Un ringraziamento a tutte le persone «che hanno, a vario titolo, partecipato alla vita del nostro paese». È il premio “Il cuore grande dei cucù” consegnato per la prima volta a Casorate Sempione, nel corso della serata di lunedì 13 gennaio.

Il riconoscimento è andato a Rossella Boscolo e Mariangela Daverio, alla Pro Loco, ai volontari del Girasole,  al centro anziani La Riviscera, a Giovanni Colombo, al gruppo Volontari del verde, a Walter Braga (in particolare per l’opera di restauro dei nomi dei Caduti della Prima Guerra Mondiale), al Gruppo Protezione Civile, a Maurizio Pinato e Antonino Suraci (in particolare per la costruzione di panchine e di casette in lego per felini), alla grafica Paola Ripamonti.

«Essere un cucù non é una semplice indicazione tipica del Casoratese, essere un cucù è un modo d’essere, uno stile di vita, un modo di pensare» ha esordito il sindaco Dimitri Cassani, con incipit ironico che si rifà al soprannome dei casoratesi.

«Essere un cucù vuol dire entrare in simbiosi con il tuo paese, fare tuoi i pregi ed i difetti dei “Casoratesi”, perché cucù non si diventa per diritto di nascita, ma per manifestato amore per il tuo paese. Uno dei più grandi pregi della nostra comunità, é quella di essere generosa, di avere “un cuore grande”, tanto grande da essere considerato quasi normale, anche se, normale non è, così, per rendere omaggio a tutti i Casoratesi, abbiamo pensato a questa serata, un momento da vivere assieme, nel giorno di Sant’Ilario, il nostro patrono, un piccolo gesto per farvi capire quanto siete speciali e per dirvi grazie! »  

«L’auspicio è che, in futuro, questo diventi un evento istituzionalizzato, una vera e propria benemerenza  attribuita per merito a cittadini o associazione che, nel corso dell’anno, si sono particolarmente distinti, sancita dalla consegna del  Cucù d’oro!»

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Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 14 Gennaio 2020
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