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Dalla Regione 3,3 milioni di euro a Space economy

I soldi serviranno a cofinanziare i progetti con una partecipazione di soggetti lombardi che rientrano nel piano strategico nazionale

Generico 2018

Il settore aerospaziale con i suoi 16.000 addetti e 6 miliardi di euro di fatturato è una delle voci più importanti nel bilancio dell’economia regionale, così importante che Regione Lombardia ha deciso di stanziare 3,3 milioni di euro per “Space economy“, il piano strategico nazionale, per cofinanziare i progetti che vedranno una partecipazione di soggetti lombardi. Così il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala: «Integrazione è la parola chiave che ha guidato le scelte di Regione Lombardia nell’ambito dell’aerospazio. Fin dal primo momento abbiamo deciso di aderire al Piano strategico space economy nazionale, che mira a promuovere l’integrazione dei programmi spaziali nazionali e le politiche di sviluppo e coesione nazionali e regionali. Regione Lombardia ha stanziato 3,3 milioni di euro».

Le iniziative comuni si concentrano su 3 ambiti: telecomunicazioni e navigazione, osservazione della terra, esplorazione spaziale e tecnologie connesse.  «L’impegno di Regione Lombardia – continua Sala –  è di continuare a sostenere un’area strategica quale l’aerospazio sia in modo diretto, sia creando le condizioni migliori di sistema per la sua crescita e il suo sviluppo. È ciò che cercheremo di fare sia attraverso il Programma Strategico Triennale sulla ricerca e l’innovazione, sia con interventi sulle tecnologie abilitanti più rilevanti».

Nella “Call Hub” fatta da Regione Lombardia sull’open innovation ci sono due progetti che riguardano l’aerospazio: uno con capofila l’istituto nazionale di fisica nucleare per la costituzione di un Hub tecnologico nel campo dello sviluppo e dell’utilizzo di sistemi di analisi di precisione del territorio mediante dispositivi a pilotaggio remoto (veicoli “unmanned”, terrestri, avionici e satellitari). L’altro con capofila la D-Orbit per l’utilizzo dei dati spaziali (messa in orbita di un piccolo satellite con sensori SAR) per prevenire e gestire emergenze e disastri naturali, controllando i ghiacciai, i versanti montani, le foreste grazie a un progetto pilota scalabile, interoperabile e commerciabile con facilità.

«Il sistema produttivo – ha concluso il vicepresidente Sala –  è composto da circa 220 imprese con più di 16.000 addetti e un fatturato complessivo che si aggira intorno ai 6 miliardi di euro, di cui 2,3 miliardi di euro di export. In termini di innovazione e ricerca, il settore aerospaziale svolge un ruolo di traino nell’aprire sempre nuovi percorsi di sviluppo tecnologico grazie alla propensione delle imprese a dedicare risorse specifiche alla ricerca ed allo sviluppo innovativo, ma anche grazie alla ricchezza del tessuto produttivo».

 

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Pubblicato il 30 Gennaio 2020
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