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Il meteo e lo sciopero non aiutano, l’inquinamento rimane alto

Concentrazioni di inquinanti ancora elevate in tutta la Regione. Oggi le misure di limitazione al traffico sospese per via dello sciopero ferroviario

smog

Rimane scarsa la qualità dell’aria in Lombardia. Lo certifica la rete di sensori e centraline di Arpa disseminate per tutta la regione e che confermano una situazione non ottimale. Da un lato ci sono le condizioni atmosferiche che non agevolano il ricambio dell’aria e dall’altro il fatto che in Lombardia le misure per limitare l’inquinamento oggi sono state sospese a causa dello sciopero del trasporto ferroviario. Così mentre città come Torino oggi hanno fermato anche i motori diesel Euro 5, in Lombardia oggi ogni mezzo ha potuto circolare liberamente.

Gli effetti di questa sospensione si vedranno domani (quando Arpa diffonderà l’aggiornamento dei dati, ndr) mentre quello che è sicuro già oggi è che l’aria nel bacino padano rimane con concentrazioni di inquinanti sempre molto elevate. Se infatti il valore massimo consentito per il PM10 è di 50 microgrammi a metro cubo ieri nel Varesotto solo Busto Arsizio e Varese erano a norma con rispettivamente 45 e 42 µg/m³. Sopra i limiti Ferno con 54 microgrammi e Saronno con 59.

La situazione di Saronno è quella più delicata. Qui Arpa è infatti in grado di misurare anche le concentrazioni di PM 2.5 che ieri hanno fatto registrare un valore medio di 53 microgrammi per metro cubo. Una concentrazione molto elevata che quindi ha portato a bollare l’aria con la categoria “molto scarsa”. 

Nonostante questo il valore medio dell’aria nel Varesotto continua a rimanere al di sotto della soglia che porta all’attivazione della prime misure di limitazioni all’uso di mezzi di locomozione, riscaldamento e attività agricole. In tutta la Lombardia le misure rimarranno attive solo nella città metropolitana di Milano e nella provincia di Mantova mentre da giovedì 9 verranno sospese nelle province di Cremona e Lodi. (clicca qui per accedere al portale di Arpa)

In ogni caso in situazioni delicate come questa è bene mettere in atto quei “comportamenti virtuosi” per ridurre l’inquinamento. Arpa ha così diffuso un elenco di consigli per rendere le proprie attività ad un impatto ambientale minore (leggi qui). Nello specifico si consiglia di guidare a basse velocità e con un regime costante per quanto possibile e di rispettare i limiti di temperatura imposti per legge (20°C edifici residenziali) e se possibile abbassare la temperatura di un grado.

Questione a parte quella che riguarda stufe e camini che sono ritenuti i responsabili della metà delle emissioni di PM10 in atmosfera. Per questi motivi oltre ai consigli per ridurre l’impatto delle accensioni degli impianti a legna Arpa invita “non utilizzare l’impianto di riscaldamento a legna nei periodi critici, se disponibili altri sistemi di riscaldamento tradizionali a gas metano o gasolio, perché comunque è più inquinante delle altre tipologie impiantistiche”.

Aria inquinata? “Colpa di camini e stufe”

 

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Pubblicato il 08 Gennaio 2020
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