Coronavirus, economia in crisi. Arriva il fondo di solidarietà
Sostegno immediato e concreto al reddito delle imprese artigiane e delle imprese iscritte all’ente bilaterale dell’artigianato
Un sostegno immediato e concreto al reddito delle imprese artigiane e delle imprese iscritte all’ente bilaterale dell’artigianato. In attesa che gli auspicati provvedimenti legislativi del Governo vadano finalmente a porre un efficace freno alla durissima china nella quale sta scivolando il sistema economico a causa dell’emergenza Coronavirus, e mentre arriva il primo caso diagnosticato in provincia di Varese, si muovono le imprese. O meglio, si muove il Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato che, grazie a uno specifico accordo interconfederale, prevede con decorrenza 26 febbraio uno specifico intervento di integrazione del reddito per i casi di sospensione delle attività lavorative determinate dal diffondersi del Covid-19.
«Valutato che il livello di allerta sul Coronavirus si è intensificato a seguito del progressivo contagio nel nostro Paese e che, pur senza allarmismo, richiede impegno da parte di ogni soggetto, le parti – si legge nel documento – ritengono opportuno un intervento a favore delle aziende e dei lavoratori del comparto attraverso un ulteriore rafforzamento e una specifica finalizzazione degli strumenti della bilateralità».
Lo strumento contempla prestazioni di integrazione salariale in caso di sospensione o riduzione dell’orario di lavoro per difficoltà aziendali in favore dei lavoratori dipendenti dalle imprese che rientrano nella sfera di applicazione di Fsba (Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato), introducendo un intervento di venti settimane nell’arco di un biennio dalla data di avvio dell’ammortizzatore sociale sull’intero territorio nazionale.
Nessuna differenziazione tra zona rossa e zona gialla ma massima attenzione alle filiere. E, stando a quanto deciso dai soggetti interessati dall’accordo – tra i quali Confartigianato Imprese – massimo contenimento di qualsiasi formula burocratica, per alleggerire il già pesante peso finito sulle spalle dei piccoli e medi imprenditori. È in corso la messa a punto di tutta la documentazione necessaria all’attivazione dell’intervento ma, sin da ora, le imprese possono considerare valido il sostegno e possono rivolgersi per qualsiasi informazione a Confartigianato Imprese Varese, dove potrà avvenire anche la sottoscrizione dell’accordo tra le parti sociali.
«Le aziende che hanno sospeso o ridotto il personale in azienda per adottare le misure preventive suggerite dalle autorità e quelle che hanno subito un rallentamento degli ordini o della fornitura si trovano oggi davanti a un duplice rischio – sottolinea il direttore generale di Confartigianato Imprese Varese, Mauro Colombo – Da un lato, la perdita della liquidità dovuta alla necessità di corrispondere quanto dovuto al proprio personale senza magari poter contare su flussi di ricavo adeguati. E, dall’altro, la possibilità di vedersi sottratta una fetta del proprio mercato, con i clienti impossibilitati a mantenere un rapporto di lavoro e spinti per ciò ad attivare nuovi fornitori».
Una situazione della quale, come già dichiarato dal presidente Davide Galli, solo nelle prossime settimane si potranno quantificare le conseguenze ma che già oggi sta mettendo a dura prova la tenuta del tessuto economico lombardo in generale e Varesotto in particolare. Per questo il provvedimento, valido fino ad esaurimento fondi dedicati dall’Fsba, è da considerarsi determinante. L’accordo, è bene ricordarlo, ha carattere transitorio per la durata dell’emergenza. Nel contempo, è stato chiesto da tutte le parti che Fondartigianato e San.Arti. e tutti gli altri strumenti della bilateralità, ciascuno per le proprie competenze, definiscano rapidamente specifici interventi a favore di lavoratori e imprese.
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