Elefant People: un volume monumentale per la Cagiva che dominò il deserto
Intervista a Massimiliano Battaglia, autore (con Antonio Contino) del volume dedicato alla moto varesina capace di vincere due "Dakar" e di far innamorare migliaia di appassionati. Un'opera arrivata dopo cinque anni di ricerche, interviste e lavori
La Cagiva che dominò il deserto, ora si è fatta libro. E che libro. “Elefant People” è un volume monumentale – 550 pagine – nato alcuni mesi fa per iniziativa privata di due appassionati, Massimiliano Battaglia – varesino di Bisuschio – e il trentino Antonio Contino, che hanno dedicato cinque anni di lavoro, ricerca, interviste e documentazione a quella che è stata ed è la loro grande passione. Un amore che accomuna Massimiliano e Antonio a migliaia di altre persone, folgorate dalla bellezza tutta italiana della Cagiva Elefant, moto simbolo degli anni Novanta anche grazie alle vittorie ottenute da Edi Orioli alla Parigi-Dakar, nel 1990 e nel 1994.
Anni d’oro per la Casa fondata dai fratelli Castiglioni e impiantata nella fabbrica della Schiranna, che nello stesso periodo sapeva competere ai massimi livelli anche nel Motomondiale e nel mondo del cross. E che sulle dune africane scrisse pagine di storia irripetibili, con la sfida – spesso vinta – ai colossi giapponesi e tedeschi dotati di budget infiniti e di reparti corse poderosi. Colossi che dovettero piegare le ginocchia davanti alle intuizioni di Claudio Castiglioni, all’esperienza di Roberto Azzalin e alle qualità tecniche e umane di tantissime persone impiegate nel progetto dakariano.
«Con il nostro volume abbiamo voluto dire grazie alla famiglia Castiglioni, ad Azzalin, alla Cagiva tutta, omaggiando e coinvolgendo le molte figure che lavorarono intorno a quella moto meravigliosa» racconta Massimiliano Battaglia, ospite nella redazione di VareseNews. «Nel 2020 cade il trentesimo anniversario della prima vittoria di Orioli alla Dakar ma anche il 35° dell’esordio sul mercato della Elefant: date simbolo che ci ricordano un tempo in cui la Cagiva riempiva le prime pagine dei giornali sportivi con le sue imprese. Ci sembrava bello e doveroso compiere un viaggio tra quella gente che fece sognare tanti tifosi. Il lavoro è stato molto impegnativo, è durato ben cinque anni nei quali io e Antonio abbiamo utilizzato le giornate di ferie e di vacanza per raggiungere qua e là i protagonisti di quella avventura. La cosa bella è che ognuno di loro aveva qualcosa da raccontare ma pure qualche altra persona da indicare, da farci conoscere e ascoltare».
L’opera finale è, lo abbiamo detto, monumentale ma soprattutto assai completa ed esauriente: nelle 550 pagine (tradotte anche in inglese) c’è tutto quello che si può cercare sulla Elefant, moto uscita per la prima volta nell’85 e prodotta nelle sue varie forme sino quasi al termine degli anni Novanta. La parte relativa alle persone è preponderante ed emozionante: ci sono le storie dei dirigenti, dei piloti che la usarono in gara (con Orioli anche i vari Auriol, De Petri, il povero Marinoni, Terruzzi, Arcarons, Carcano e altri ancora) ma anche i designer, i partner commerciali e un lungo elenco di tecnici e operai specializzati, gente che spesso è dimenticata in questo tipo di operazioni e che invece tra le pagine di Elefant People è grande protagonista.
La livrea “Lucky Explorer”, uno dei simboli della ElefantAltrettanto ricchi e dettagliati i capitoli dedicati alle moto: la storia della Elefant è ripercorsa da cima a fondo, cilindrata per cilindrata, livrea per livrea, modello per modello. Ci sono le schede tecniche e le fotografie commerciali, ci sono i focus sui particolari, i disegni, le curiosità, fin’anche alcuni documenti scritti a mano o battuti a macchina per ordinare determinate parti di ricambio o per richiedere alcune modifiche in vista delle gare più importanti dell’epoca.
Infine non manca una parte dedicata ai “Globetrotter”, i fan della moto varesina sparsi per il mondo e tuttora attenti a tutto quanto si scrive, si dice, si muove intorno al marchio Cagiva. Fieri possessori della regina del deserto. «Sono circa 6mila gli appassionati di Elefant attivi nei vari gruppi, club, circoli basati in tutta Europa e anche oltre. Il libro è dedicato anche a loro – conclude Battaglia – e d’altro canto anche noi autori facciamo parte di quel popolo visto che proprio durante un raduno a me e ad Antonio è venuta l’idea di scrivere il libro».
La presentazione di “Elefant People” a Verona. In basso a destra i due autoriVolume che ha un unico limite: non è in vendita attraverso i canali tradizionali, librerie e piattaforme online, visto che è stato prodotto e confezionato dagli autori senza alcun appoggio di case editrici o distributori. Come fare, quindi, ad averlo (prezzo di copertina: 50 euro a copia)? Innanzitutto via e-mail: è attivo l’indirizzo elefantpeople@gmail.com al quale si può scrivere per ordinare il libro e conoscere le eventuali spese di spedizione. Battaglia e Contino però cavalcheranno un altro canale prezioso: quello dei raduni e degli eventi ai quali saranno presenti. Elefant People è già stato presentato al Motorbike Expo di Verona alla presenza di Edi Orioli e sarà a disposizione in numerosi altri appuntamenti legati al mondo delle due ruote, compresi quelli legati al Registro Storico Cagiva. Per chi vive nella nostra provincia e dintorni segnaliamo anche la serata organizzata lunedì 10 febbraio nella sede della VAMS (il club varesino di auto e moto storiche) in via Cesare Correnti 2 e dedicata proprio al libro sulla “Regina del deserto”.
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