Rubavano carte di credito a turisti e le svuotavano, 8 “marsigliesi” in manette
Chiusa l'indagine della Polizia Stradale di Busto Arsizio che ha ricostruito una ventina di furti di bancomat ad opera di un gruppo criminale proveniente dalla Francia
Il 4 febbraio del 2019 la Polizia Stradale di Busto Arsizio insegue e ferma un’auto con a bordo tre persone, una viene arrestata e le altre due riescono a fuggire. Emerge così, per la prima volta, che c’è una banda di ladri pendolari da Marsiglia che ogni settimana veniva nella zona di Malpensa per commettere furti di carte di credito con le quali facevano grossi prelievi fino al limite massimo consentito e fino a quando il proprietario non bloccava la carta. A luglio altri due arresti, due uomini di 51 e 58 anni, inseguiti dagli agenti della Stradale che li tenevano sott’occhio e poi fermati alla frontiera di Ventimiglia.
L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Massimo De Filippo, era iniziata a ottobre del 2018 partendo da alcune denunce presentate al posto di Polizia di Malpensa, da viaggiatori ai quali era stata rubata la carta di credito durante un rifornimento nei distributori della tratta Milano-Malpensa dell’A8. Fatti non casuali e sporadici ma sistematici e con molte particolarità in comune. La vittima veniva sempre agganciata all’area di servizio, in orario serale, quando si può fare rifornimento solo dal distributore automatico. I malviventi agganciavano sempre stranieri e si offrivano di aiutarla a districarsi con le colonnine per il pagamento del rifornimento. In totale sono stati arrestati otto componenti della banda mentre per altri due è stato spiccato un mandato di cattura europeo che pende sulle loro teste.
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Il sistema era ben studiato nei minimi particolari. Avvicinavano la vittima, fingendo di essere a loro volta clienti, si mettevano alle sue spalle mentre pagava e carpivano il pin. Dopodichè distraevano il cliente e scippavano la carta. I marsigliesi usavano sempre auto prese a noleggio con targa francese. Al primo sportello bancomat disponibile facevano il prelievo massimo consentito fino a quando la vittima non si accorgeva e bloccava la carta.
Il sostituto procuratore ha spiegato che le indagini «sono state lunghe e articolate. I reati commessi vanno dal furto aggravato da destrezza e/o per aver commesso il fatto in più persone, la rapina (in occasione del primo arresto i due fuggitivi avevano rubato un’auto fermando un automobilista e prendendolo a pugni, ndr) , le lesioni e l’improprio utilizzo mezzo di pagamento elettronico».
Le difficoltà sono state molte: dalla ricostruzione delle identità delle vittime (provenienti da Spagna, Israele, Emirati Arabi Uniti, Portogallo), molti dei quali andavano o venivano da Malpensa, alla ricostruzione degli stessi prelievi. Per farlo si risaliva all’identità della persona che aveva noleggiato l’auto tramite le telecamere che avevano ripreso le targhe delle auto a noleggio per poi risalire al numero seriale del pagamento per l’affitto del mezzo e confrontando i dati con quelli dei prelevamenti fatti negli stessi giorni. Le auto dei ladri, invece, sono state identificate grazie ai sistemi di rilevamento delle targhe posti agli ingressi della città di Busto Arsizio.
Una ventina gli episodi accertati in un anno ma secondo gli inquirenti sarebbero molti di più. Tutti i coinvolti sono di nazionalità francese, residenti a Marsiglia.
Il procuratore capo di Busto Arsizio, Gianluigi Fontana, si è complimentato con gli operanti perché hanno riportato la sicurezza sulla strada che porta a Malpensa. Il sostituto procuratore ha voluto ringraziare anche gli agenti che hanno operato per arrivare al risultato, anche mettendo a rischio la propria incolumità, come nel caso dell’agente Paglialonga che nel primo arresto ha rischiato la vita aggrappandosi all’auto dei malviventi, venendo trascinato per una cinquantina di metri. Il plauso è andato anche agli agenti Crippa e Condorelli, che erano con lui, e alla polizia giudiziaria rappresentata dagli agenti Mazzone, Polato e Giacchi.
Banda di ladri “marsigliesi” picchia automobilista e fugge con l’auto
L’ispettore Torresan, a capo della sottosezione di Busto della Polstrada, ha commentato così l’indagine: «Sono stati individuati gli autori dei fatti e il gruppo è stato disarticolato. I mandati d’arresto europei sono stati eseguiti nei confronti di 5 persone. In tutto sono i 10 soggetti coinvolti e 2 di questi sono stati arrestati da un altro comando in territorio limitrofo. L’indagine si è avvalsa dell’aiuto dei commissariati di Legnano e Busto con le loro sezioni di Polizia Scientifica.
Infine i ringraziamenti del Dirigente della Polizia Stradale di Varese Marco Bragazzi: «Sono stati mesi di attività serrata. Vorrei elogiare il senso di sacrificio eil senso del dovere spiccato degli operatori che hanno fermato questo esempio lampante di crimine transnazionale. Tanto è vero che è stato utile collaborare con il centro di cooperazione di Ventimiglia, scambiando informazioni con la Polizia francese».
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