Albizzate, 14 psicologi in campo per dare sostegno volontario ai cittadini
Si tratta di psicologi e psicoterapeuti che hanno messo a disposizione dei cittadini la propria professionalità. Il sindaco Zorzo: "Un altro segno della straordinaria solidarietà che osserviamo in questi giorni difficili"
In questi giorni abbiamo visto come ognuno, secondo quello che può fare, stia cercando di dare una mano in una delle situazione più difficili che abbiamo mai attraversato.
In prima linea ci sono, naturalmente, medici, infermieri e tutte le persona che stanno dietro la macchina dell’emergenza sanitaria. Ci sono poi i lavoratori che portano avanti i servizi essenziali e i volontari impegnati soprattutto nell’assistenza della fascia più debole della popolazione.
Ad Albizzate ora scendono in campo 14 professionisti psicologi e psicoterapeuti, come volontari, per prestare il proprio aiuto su un fronte che resta ancora in secondo piano ma è probabilmente destinato a diventare centrale in questa emergenza: il bisogno di sostegno psicologico da parte di tanti cittadini che nel giro di poco tempo si sono ritrovati in una condizione completamente nuova, schiacciati tra la paura e l’ansia per la malattia e la condizione d’isolamento o addirittura la quarantena.
Il progetto che questi professionisti hanno messo in piedi insieme al Comune di Albizzate sarà attivo dal 19 marzo. Chi si trova in un particolare stato d’ansia o abbia bisogno, per qualunque motivo legato al proprio stato di sofferenza, di parlare con qualcuno potrà prenotare un appuntamento ed essere assistito telefonicamente. Questi 14 psicologi garantiranno il servizio tutti i giorni dalle 9 alle 19, sarà sufficiente chiamare o mandare un messaggio per prenotare.
Qui i numeri di telefono
«Siamo tutti professionisti che da anni cercano di fare rete tra loro – spiega la referente Tania Furini -. Oggi abbiamo scelto di prestare il nostro servizio volontario durante questa emergenza sulla scorta di tanti buoni esempi che abbiamo visto soprattutto nelle zone rosse di Codongo».
La psicologa spiega come in questi frangenti ci sia un grande bisogno di sostegno psicologico. «L’emergenza è entrata nelle case delle persone – spiega la dottoressa Furini -, c’è l’isolamento, la quarantena, in alcuni casi la malattia. Ci sono gli operatori che affrontano una situazione difficile ma anche più semplicemente l’improvvisa gestione di una vita famigliare radicalmente cambiata. Sono situazione che fanno crescere gli stati d’ansia».
Questi 14 professionisti si occuperanno di contattare le persone telefonicamente ed eventualmente di programmare un nuovo contatto qualora ce ne fosse bisogno.
«Quando è arrivata questa proposta l’abbiamo colta al balzo e siamo partiti – ha spiegato il sindaco Zorzo -. Ringraziamo questi professionisti per la propria disponibilità che ci permette di dare un servizio fondamentale a tanti nostri concittadini in difficoltà. Questo è ancora un altro esempio della tanta solidarietà che sto osservando in questo momento difficile».
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