Coronavirus: i paesi che hanno chiuso le frontiere all’Italia
Il coronovirus ha fatto sì che molti paesi impedissero agli italiani di atterrare nei loro aeroporti. 16 compagnie aeree hanno interrotto i collegamenti con Malpensa
Si allunga sempre di più la lista dei paesi che hanno preso la decisione drastica di impedire agli italiani di entrare nelle loro terre a causa del Coronavirus: Arabia Saudita, Bahrein, Capo Verde, El Salvador, Giordania, Iraq, Israele, Kenya, Kuwait, Libano, Maldive, Mauritius, Mongolia, Oman, Repubblica Domenicana, Seychelles, Turkmenistan e Vietnam.
DIVIETI
Il primo stato ad attivarsi è stato il Kuwait, che ha sospeso tutti i collegamenti da e verso l’Italia. Sulla stessa linea i divieti delle Seychelles, che impediscono le compagnie aeree di imbarcare turisti che siano stati in Italia, Cina, Sud Corea e Iran nelle ultime due settimane. Anche la Giordania ha vietato gli arrivi dall’Italia, come aveva già fatto precedentemente con Cina, Corea del Sud e Iran; inoltre, tutti i passeggeri che sbarcheranno nel regno saranno sottoposti ai controlli preventivi, chi risulterà positivo andrà in quarantena per quattordici giorni.
La Mongolia ha posto il divieto di ingresso per tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia che vi abbiano soggiornato nei 14 giorni precedenti l’arrivo nel Paese. Frontiere chiuse anche per il Turkmenistan, che blocca i viaggiatori provenienti dalla penisola, italiani e non.
L’Iraq ha vietato l’ingresso agli italiani e ai viaggiatori in arrivo dall’Italia, esclusi diplomatici e le delegazioni ufficiali, dopo gli appositi controlli medici appena atterrati. Inoltre, l’Arabia Saudita ha disposto il divieto di entrata nel regno del Golfo per i cittadini provenienti da una serie di Paesi, tra cui l’Italia.
Successivamente c’è stato Israele, che ha vietato tutti i voli con la penisola; inoltre, tutti i concittadini dello Stato Ebraico provenienti dall’Italia verranno messi in quarantena cautelare. Da martedì 3 marzo il Kenya ha sospeso il permesso di atterraggio ai voli provenienti da Verona e Milano. Infine, da sabato 7 marzo anche le Maldive hanno bloccato tutti i voli da e per l’Italia.
Malta ha sospeso i collegamenti passeggeri con l’Italia, aerei e navali. La decisione, presa in conseguenza alle misure italiane, è stata comunicata nella notte dal primo ministro Robert Abela; prima che tutta l’Italia diventasse zona rossa, Malta chiedeva solo la quarantena ai passeggeri che provenissero dalla penisola.
Dalla mezzanotte di martedì 10 marzo la Spagna ha deciso di vietare i voli diretti tra l’Italia e gli aeroporti spagnoli fino al 25 marzo. Anche L’Albania ha sospeso tutti i voli e i traghetti dal 10 marzo. Il primo ministro del Marocco, Saad Eddine el-Othmani, ha annunciato la sospensione di tutti i collegamenti da e per l’Italia fino ad ulteriore avviso.
L’Austria ha chiuso tutte le frontiere con l’Italia: tutti i collegamenti aerei, ferroviari e su strada tra i due paesi sono sospesi.
CONTROLLI E QUARANTENE
Il Regno Unito aveva imposto una quarantena di quattordici giorni a chi faceva ritorno dalle regioni dell’Italia settentrionale; lo stesso ha deciso la Francia.
Anche in Romania e in Eritrea tutte le persone in arrivo dalla Lombardia e dal Veneto – o che siano stati nelle due regioni italiane negli ultimi 14 giorni – saranno messe in quarantena obbligatoria. L’Islanda chiede a chi venisse dalle zone rosse dell’Italia di mettersi in quarantena autonomamente.
Misure di quarantena in Polonia per coloro che provengono dalle regioni del Nord Italia, ma negli aeroporti sono stati potenziati i controlli della temperatura corporea sui passeggeri che vengono da Italia e Cina. I passeggeri in arrivo dall’Italia – o che l’abbiano visitata – in India a partire dal 10 febbraio scorso potrebbero essere sottoposti a quarantena di 14 giorni al loro arrivo nel Paese.
La Repubblica Ceca ha riservato delle uscite apposite per i voli dall’Italia con screening specifici e misure igieniche rafforzate. Dal 5 al 18 marzo, però, i voli con con il Veneto, la Lombardia, il Piemonte e l’Emilia Romagna, dal 5 fino al 18 marzo. La Thailandia ha inserito il paese tra le aree pericolose per le malattie trasmissibili, imponendo l’auto-quarantena a chi arriva dall’Italia.
Anche il Paraguay ha intensificato i controlli dei passeggeri in arrivo da Italia e Corea del Sud, ampliando un protocollo sanitario per il Coronavirus già in vigore per i cittadini della Cina continentale. I passeggeri che atterrano in Russia sono sottoposti a controlli della temperatura in aeroporto o a bordo dell’aereo: chi presenterà i sintomi verrà messo in osservazione e quarantena per 14 giorni.
Anche Brasile, Colombia, Cuba e Cipro effettuano controlli sanitari per i cittadini italiani a bordo di aerei che atterrano sul loro suolo; lo stesso accade in Lituania a chi arriva dalle regioni italiane più colpite. Croazia e Libano hanno stabilito dei controlli nei loro aeroporti per le persone provenienti dall’Italia: chi presenta febbre e sintomi riconducibili al virus viene portato in quarantena per 14 giorni nell’ospedale del luogo. Bulgaria e Montenegro chiedono di compilare un form alle persone provenienti dall’Italia e sottopongono i viaggiatori a controlli sanitari; della stessa politica anche l’Argentina, che fa compilare un modulo. Controllo delle temperature e compilazione di un modulo anche in Malawi e Zambia. Anche Samoa chiede a tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia una certificazione medica che indichi le proprie condizioni fisiche e che non sia più vecchia di tre giorni.
Per il momento Panama ha controlli della temperatura, questionario e quarantena domiciliare di 14 giorni per i viaggiatori provenienti dall’Italia.
Le autorità tedesche hanno annunciato che i viaggiatori provenienti dall’Italia settentrionale saranno tenuti a comunicare i loro dati e spostamenti in Germania attraverso un’apposita carta di sbarco in modo da essere contattati rapidamente in caso di necessità.
Vengono fatti dei controlli della temperatura in Egitto, Ucraina, Moldavia e Sudafrica. Degli Scan simili avvengono anche in Marocco, insieme alla compilazione di un modulo per chi provenisse dall’Italia. La Polinesia francese, invece, ha adottato delle misure restrittive: i cittadini che, trenta giorni prima dell’arrivo, hanno transitato in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, devono presentare un certificato medico, rilasciato non più di 5 giorni prima dell’arrivo in Polinesia, che attesti che non presentano segni di infezione virale prima della partenza, indipendentemente dal porto d’imbarco.
ITALIA META SCONSIGLIATA
Meno drastiche le decisioni di alcune nazioni, che si sono limitate a sconsigliare ai connazionali dei viaggi nel Bel Paese. Tra questi, l’India aveva sconsigliato i viaggi in Italia annunciando la possibile quarantena per 14 giorni per quanti abbiano visitato il paese dal 10 febbraio, come anche Taiwan. Turchia, Qatar, Serbia, Croazia, Bulgaria, Irlanda e Russia hanno sconsigliato ai loro cittadini di recarsi nelle zone italiane di contagio. La Bulgaria ha invitato i propri connazionali che risiedono o che hanno intenzione di viaggiare in Italia di recarsi nelle aree colpite solo in caso di necessità. Il Regno Unito ha diffuso un travel advice relativo all’Italia sconsigliando tutti i viaggi non essenziali nelle zone rosse della Lombardia e del Veneto.
L’Australia ha consigliato ai propri cittadini di esercitare la massima cautela qualora si recassero in Lombardia e Veneto.
Negli Stati Uniti il Centro di controllo delle malattie ha aggiornato al livello 3 (di tre) per i viaggi in Italia (livello quattro nelle zone rosse della penisola), invitando i viaggiatori ad esercitare una maggiore cautela. Il presidente Donald Trump non ha escluso che potrebbero bloccare i voli con l’Italia.
LE COMPAGNIE AEREE
Recentemente i casi di Coronavirus registrati in Italia hanno influenzato molte compagnie aeree fino al punto di sospendere i voli con l’aeroporto di Milano Malpensa. L’elenco di Malpensa Spotters Group, costantemente in aggiornamento: Air China, Air France, Alitalia, American Airlines, Bulgaria Air, British Airways, Brussels Airlines, Cabo Verde Airlines, Cathay Pacific, Delta Airlines, El Al, Eva Air, Finnair, Flybe, Jet2, Korean Air, Kuwait Airways, Latam, Lot, Neos, Sas, Qatar Airways, Thai Airways e Turkish Airlines. Le tre compagnie low cost, Wizz Air, Ryanair ed Easyjet hanno cancellato tutti i voli da e per l’Italia martedì 10 marzo.
(Articolo in costante aggiornamento. Ultimo aggiornamento: mercoledì 11 marzo, ore 9.57)
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