Le “Pillole” video che tengono insieme il gruppo dell’Università del Melo
Già da settimana scorsa i trecento anziani over 70 non possono frequentare lo spazio aggregativo di via Magenta. Ma si cerca di tenere i rapporti attraverso una serie di appuntamenti in video
Settimana scorsa il coordinatore dell’Università del Melo, Gabriele Illarietti, era al lavoro ancora nel suo ufficio di via Magenta, quando ha iniziato a pensare ai video da trasmettere online per raggiungere i trecento iscritti della università della terza età di Gallarate. A distanza di una settimana, risponde al telefono da casa, anche lui al lavoro in isolamento domestico, come milioni di lombardi e di italiani.
«Pubblico un video al giorno, qualche post in più nel fine settimana, per tenere l’attenzione e il rapporto con gli iscritti» racconta Illarietti. Si chiamano “Pillole dell’Università del Melo” e sono rivolte appunto agli «udimisti», come chiamano qui gli iscritti all’Università, che ha un suo vero calendario di lezioni settimanali, impostate da inizio stagione.
Nei video, «abbiamo scelto di partire con l’ “almanacco” che era il classico appuntamento settimanale del venerdì dell’UdM: in questo caso scegliamo di fare l’almanacco sulla data del giorno». Dai santi del calendario alla “marcia del sale” di Gandhi, al compleanno di Kerouac e D’Annunzio, salta fuori un po’ di tutto.
«Poi abbiamo lanciato il “salotto”, primo appuntamento dedicato al tema dello sguardo. E ancora la “piccola biblioteca dell’Udm”, con i consigli di lettura che ho registrato insieme alla collega Margherita Agape, settimana scorsa quando lavoravamo ancora nella sede di via Magenta. Da oggi (lunedìì) lanciamo invece il format del Racconto: una riduzione di un romanzo o un testo teatrale, concentrato in pochi minuti. Partiamo con Shakespeare».
I video sono stati proposti per ora in forma registrata, scegliendo come canale principale la pagina Facebook del Melo Onlus. «Abbiamo anche aperto un canale YouTube da usare soprattutto come archivio. La risposta delle persone che conosciamo è stata buona, ma riceviamo anche commenti da altre persone». Come in altri contesti, ancora più efficace si rivela la comunicazione digitale fuori dal web, attraverso la messaggistica istantanea. «Tra gli udimisti i video girano più su whatsapp, soprattutto nei vari gruppi interni all’Università del Melo, come quello delle danze popolari».
“Crediamo che qualche minuto di approfondimento culturale possa essere di giovamento a molti, quantomeno per compagnia o anche solo per una distrazione temporanea dalle difficoltà di questi tempi complicati”, hanno scritto dall’UdM presentando l’iniziativa. Più che il contenuto, forse qui come in altre iniziative simili quel che conta è vedere e sentire la voce di una persona conosciuta, per sentirsi insieme nonostante la distanza fisica
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