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26 casi Covid a Ferno, salgono a cinque i morti

Ferno nei giorni del coronavirus

Sono ventisei i casi Covid ufficializzati a Ferno e salgono a cinque i morti che il paese piange a causa del virus.

Nelle ultime ventiquattro ore il numero ufficiale dei casi è salito di una unità: «Ho avuto comunicazione da parte dell’ATS Insubria di Varese di un’altra persona risultata positiva al test Covid-19 e ricoverata in ospedale» dice il sindaco Filippo Gesualdi. «A nome mio e di tutta l’Amministrazione formulo gli auguri di pronta guarigione. Siamo vicini ai familiari in questo momento di angoscia che speriamo passi presto».

Il sindaco informa appunto poi di altri due decessi: «Erano entrambi ricoverati in ospedale». Il numero totale dei morti sale a cinque.

Nove sono invece le persone dimesse e tornate a casa, ma ancora non guarite del tutto. «Ferno sta pagando un prezzo altissimo a causa di questa epidemia. L’auspicio che questo tragico tributo si fermi prima possibile e definitivamente.  Rinnovo e non mi stancherò mai di dirlo, l’invito a restare in casa. Solo così la diffusione del contagio potrà essere fermata. Ricordo che i controlli della Polizia Locale e delle Forze dell’Ordine sono stati intensificati».

Nelle settimane passate Ferno risultava tra i Comuni con la maggiore incidenza del contagio: un dato anomalo oggi ridimensionato, a causa in particolare dei maggiori controlli nelle case di riposo, che incidono sui numeri di alcuni Comuni. Così ad esempio Ferno (7000 abitanti scarsi) è a quota 26, poco più della ben più popolosa Samarate (25 casi per 16mila abitanti circa).
Mentre – per proseguire con il confronto – la vicina Lonate Pozzolo è salita a 42 casi, per effetto dei test a tappeto su ospiti e personale della casa di riposo.

Analogo il caso di Somma Lombardo: anche qui i test diffusi nelle Rsa (in una ci sono molti casi e decessi) hanno portato a 60 il numero di casi ufficializzati.
Trenta invece i casi a Cardano al Campo, che ha 15mila abitanti ma ha solo una struttura per Alzheimer senza contagio: ormai, nel conto totale, sembra questo il dato che fa la differenza nei numeri ufficiali.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 23 Aprile 2020
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