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Continua l’attività delle Caritas di Casorate Sempione e Arsago Seprio

Le Caritas parrocchiali dei due comuni hanno continuato ad aiutare tutte le persone in difficoltà, adattandosi alle restrizioni per l'emergenza Covid-19

caritas parrocchiale

Nonostante l’emergenza coronavirus, e gli stravolgimenti della vita quotidiana dettati da chiusure e limitazioni dei movimenti, le Caritas di Arsago Seprio e Casorate Sempione non si sono mai fermate. Ecco le attività che hanno proseguito, seppur in forme ridotte o diverse.

Arsago Seprio

Dal 9 marzo, in seguito alle disposizioni emanate dal Presidente del Consiglio per questa grave emergenza sanitaria, e poiché la maggior parte dei volontari superano i 65 anni, la sede della Caritas è stata chiusa. Le famiglie e le persone che, a quel momento, usufruivano del cibo fresco in scadenza che veniva distribuito il mercoledì pomeriggio sono state contattate e hanno comunicato di poter al momento sopperire.

Attualmente diverse persone e famiglie fanno arrivare borse spesa di alimenti di prima necessità e i panettieri donano il pane a fine giornata. Questi generi vengono fatti avere – nel rispetto delle norme – a coloro che man mano fanno presente il bisogno nella difficoltà. Chi avesse bisogno può chiamare anche durante questa pandemia al numero della casa parrocchiale di Arsago.

Casorate Sempione

I volontari cittadini hanno continuato a operare nel rispetto delle norme imposte. Al centro di prossimità le attività sono state sospese. Sulla porta d’ingresso è stato affisso un avviso che riporta il numero di telefono da contattare per eventuali emergenze e necessità.

L’attività di ascolto continua, seppur ‘a distanza’, tramite l’uso del cellulare che permette così di sostenere psicologicamente le persone particolarmente fragili. I volontari si sono resi disponibili anche ad aiutare le famiglie nella compilazione della domanda per il buono spesa, in accordo con i Servizi Sociali.

Anche la distribuzione degli alimenti da parte del Banco Alimentare è stata momentaneamente sospesa. Ma la preparazione e la distribuzione a domicilio di pacchi viveri non si è mai fermata, grazie al contributo di nuovi volontari under 65.

Il Centro di prossimità ha inoltre istituito il fondo diocesano ‘San Giuseppe’ per la prossimità nell’emergenza lavoro: un supporto per coloro che, a causa della pandemia Covid-19, non hanno alcuna forma di sostentamento. Per informazioni e per la compilazione della domanda è necessario rivolgersi al centro.

Pubblicato il 16 Aprile 2020
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