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Migliora la situazione al Girasole: “Tutti gli ospiti senza più sintomi”

La struttura era stata pesantamente colpita nella prima metà di aprile: sono dieci i decessi, ora la situazione clinica è meno grave. Venerdì scorso la visita ispettiva dei Nas e di Ats

anziani

Il punto di partenza è stata la drammatica perdita di tanti anziani, morti per sospetto Covid (nove i decessi riconducibili al virus).
Ma adesso la situazione alla casa di riposo Il Girasole di Somma Lombardo sta lentamente migliorando. «Tutti gli ospiti ancora positivi al tampone sono oggi senza sintomi» dice il direttore sanitario Antonino Maugeri.

I numeri sono elevati, ma del resto era ormai evidente che il Girasole faceva parte di quel novero di strutture – dalla zona di Malpensa su su fino alle valli varesine – dove il contagio ha fatto breccia in maniera massiccia: oltre ai deceduti (ai nove di due settimane fa si è aggiunta una decima vittima, l’ospite che era stato trasferito in ospedale), sono oggi 40 gli anziani ricoverati positivi al tampone. «Quasi tutti gli ospiti» chiarisce il direttore. «Abbiamo fatto i tamponi a tappeto e l’esito ci ha confermato che tutti gli ospiti risultati positivi ai test sierologici erano erano effettivamente positivi. Solo cinque risultano negativi». Dopo i tanti decessi, adesso la situazione sta migliorando: una dinamica che si osserva anche in altre realtà, dove la fase più drammatica è stata quella della prima metà di aprile.

I test sierologici avevano già dimostrato anche il contagio anche tra il personale, anche con le relative conseguenze sulla disponibilità al lavoro.  «Siamo a un 18-20% di presenze in meno», quantifica il presidente del Girasole, Daniele Consonni.
Ora si attende gli esiti del secondo tampone, che è fondamentale per  avere la prova che infermieri e oss non sono più contagiosi e possono tornare al lavoro. Anche sul fronte del personale, le case di riposo hanno vissuto momenti tesi – se non drammatici – nella prima metà di aprile, quando moltissimo personale era risultato positivo.

Generico 2018
Un momento della videconferenza stampa per aggiornamento

«Settimana prossima, quando avremo l’esito del secondo tampone, si scenderà al 15% di personale fuori servizio», continua Consonni. Il rientro del personale si accompagna anche al miglioramento della situazione del contagio tra gli ospiti e alla (prevista) riduzione dei positivi. Attenzione: in tutte le Rsa si è consapevoli che è importante ridurre il contagio ma che anche l’isolamento delle persone può avere conseguenze gravi. «Fino ad oggi erano tutti allettati. Abbiamo iniziato a movimentare qualche ospite, chiamando anche il fisioterapista» spiega ancora Consonni.

Venerdì scorso c’è stata la visita ispettiva dei Nas e di Ats: «Non è emerso nulla di eclatante» assicura Consonni, «da Ats ci è stata contestata la mancanza di un cartello che indichi l’obbligo di tenere la distanza di un metro…». Sul fronte delle protezioni individuali, i sindacati di categoria hanno confermato la presenza di protezioni adeguate, anche in questa realtà.
Una ulteriore donazione di dispositivi di protezione arriverà da Spes, la partecipata del Comune.

Pubblicato il 28 Aprile 2020
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